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Niente di fatto per anagrafi, stato civile e urp: confermato lo sciopero

Braccia incrociate il 7 giugno nel Comune di Venezia. Sigle: «Decisione su mandato dell’assemblea del personale dopo l'incontro in prefettura il 17 maggio scorso»

L'incontro in Prefettura del 17 maggio scorso non ha raffreddato il clima fra sigle sindacali Cgil, Uil, Csa, Diccap, Cobas, le Rsu e amministrazione. I sindacati hanno confermato lo sciopero per venerdì 7 giugno dei lavorotari degli uffici anagrafe, stato civile e urp del Comune di Venezia, con presidio alla sede del Municipio di via Palazzo a Mestre.

L'incontro

«La situazione è grave - dicono Daniele Giordano (Cgil) Mario Ragno (Uil) Sergio Berti (Csa) Luca Lombardo (Diccap) Enrico Quieto (Cobas) e Gianpiero Bulla (RSU) - per quanto riguarda organici e organizzazione del lavoro, tanto da mettere in discussione lo svolgimento dei compiti e una regolare e puntuale erogazione delle prestazioni con ripercussioni negative sugli utenti e sul rapporto tra Comune e cittadino. A tali problematiche l’amministrazione – proseguono - non ha presentato soluzioni concrete, se non quella di prevedere tre nuove assunzioni in queste servizi a fronte però di otto cessazioni entro fine anno. Nessuna risposta neppure su misure che possano ridurre il lavoro straordinario, definire indennità, produrre interventi chiari a garanzia della sicurezza del personale».

La città

«Lo sciopero di venerdì non è contro la Città – concludono - ma è contro chi sta smantellando i servizi ai cittadini. In quest’ultimo anno abbiamo sempre fatto scelte responsabili e chiesto un vero confronto all’amministrazione. Non avevamo mai messo in campo azioni di protesta proprio nella speranza che la giunta raccogliesse le nostre sollecitazioni nell’interesse della Città e dei lavoratori».

Ecco cosa ha dichiarato Daniele Giordano della Funzione Pubblica Cgil in merito allo sciopero:

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