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Scioperano i lavoratori portuali, Musolino cerca di ricomporre le parti

«Giusto tutelare il lavoro ma non si può bloccare l'attività dei terminal». Filt Cgil e Uil Trasporti Veneto mettono in fila le date delle prossime astensioni «se entro il 20 non troviamo un accordo»

«Un giorno di lavoro in più alla settimana, sabati compresi, senza corrispondente retribuzione». La ragione principale dello sciopero dei dipendenti della Compagnia dei lavoratori portuali, mercoledì al Porto, la spiega così il sindacalista della Filt Cgil Venezia, Toni Cappiello. Hanno incrociato le braccia perché «la misura era colma - spiega -. Non basta che i soci della cooperativa, 57 persone, facciano il bello e il cattivo tempo decidendo per se stessi i turni meno faticosi, ruoli, mansioni e posizioni, e nessuno mette in discussione le loro prerogative. Sono state cambiate le condizioni di lavoro dei dipendenti, in 44 tra i 40 e i 50 anni, senza interpellare nessuno». Cappiello fa poi la lista delle date di giugno e luglio previste per le prossime astensioni lavorative. Interviene anche il presidente dell'Autorità portuale, Pino Musolino, per cercare di ricomporre la vertenza e rimettere in moto l'attività nei terminal: «giusto tutelare il lavoro ma non si può bloccare tutto».

Gli scioperi previsti

Lo sciopero di mercoledì dura da mattina a sera. Domani, giovedì, si riprende a lavorare regolarmente, spiega Cappiello. «Il 20 giugno c'è un nuovo incontro fra rappresentanti dei lavoratori, sindacati, soci della Compagnia, e il Porto. L'obiettivo è arrivare a firmare un nuovo accordo. Quindi, nei giorni precedenti, le trattative devono aver portato all'accettazione delle condizioni. Se così non sarà ci fermeremo di nuovo - anticipa - dal 26 al 29 giugno e poi dal 3 al 6 luglio. C'è anche il capitolo interinali da risolvere, chiamati da un'agenzia del territorio per coprire i picchi di lavoro nei container. Vengono chiamati a decine, talvolta. Ma le loro prestazioni restano precarie, molti sono stanchi e vogliono essere assunti». «A mezzanotte, questa notte, sospenderemo lo sciopero e rimarremo in stato di agitazione con il blocco degli straordinari - dice Andrea D'Addio coordinatore regionale Uil Trasporti Veneto -, sperando che la controparte capisca il nostro senso di responsabilità. La situazione è seria, ma all'incontro di oggi al Porto i dirigenti Clp non si sono presentati».

Il Porto

«Gestiamo la situazione dello sciopero mantenendo il ruolo di terzietà nel tentativo di ricomporre il contrasto interno alla cooperativa Nuova Clp - scrive Musolino - , con l’obiettivo di tutelare i profili professionali coinvolti, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione che, ovviamente, non contemplano però la possibilità di intervenire nelle questioni interne alla società. Ciò detto, la modalità di protesta individuata in questo momento mette a repentaglio l’operatività dell’intero scalo ed è pertanto poco condivisibile. Continuiamo a monitorare la situazione e fare tutto quanto ci è concesso dall’ordinamento per comporre in maniera positiva l’attuale situazione di contrasto. In questo senso, come già esperito nelle ultime settimane, l’Autorità seguiterà a svolgere il suo ruolo di ‘stanza di compensazione’, convocando le parti a sedersi attorno a un tavolo di lavoro in modo costruttivo».

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