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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Servizi educativi: incontro fra Comune, genitori e Ames. Le segnalazioni sulle scuole

Giordano: «La visita dell'assessore all'internido è sbagliata: è uno spazio di confronto fra educatrici e dirigenza». L'interrogazione del Pd. Gestione mense nel mirino di Martini

Lo sciopero dell'11 novembre scorso di ausiliari e collaboratori di cucina, dei 28 nidi e delle 18 scuole d'infanzia comunali, ha lasciato inalterata la vertenza fra lavoratori della partecipata Ames, loro rappresentanti sindacali, sigle Fp Cgil, Uil Fpl e Csa da una parte, e Comune dall'altra. Gli assessori Laura Besio delle Politiche educative e Michele Zuin delle Partecipate hanno rispedito al mittente le rivendicazioni per ottenere un potenziamento di organico, manutenzione, riqualificazione del personale e sicurezza: «indispensabili in pieno Covid per la salvaguardia di bambini e lavoratori», secondo i dipendenti e loro sigle; «non riscontrabili», per l'amministrazione. Oggi, mercoledì 18 novembre, l'assessore Besio, l'assessore Michele Zuin, Silvia Spignesi rappresentante per Ames, e l'ingegner Silvia Grandese dirigente del settore Servizi Educativi si sono incontrati in videoconferenza con i genitori dei nidi per esaminare le segnalazioni, accompagnate da alcune immagini, che questi hanno raccolto, sia sulle strutture che sulla gestione.

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I nidi e i problemi

I nidi di riferimento sono: il Pineta (Mestre) l'Onda, il Cucciolo a Favaro Veneto, il nido Pollicino, il nido Glicine (Venezia), San Provolo, il nido Airone di Chirignago, il nido Tiepolo di Castello, il San Piero in Volta di Pellestrina, il Ciliegio di Castello e il Colibrì a Marghera. Per le famiglie in queste scuole si sono riscontrati ritardi negli sfalci d'erba e arredi scarsamente curati. «Al nido Airone - scrivono - dopo i lavori, le educatrici hanno trovato un taglierino con la lama aperta nell’erba e altri oggetti pericolosi dimenticati dalla ditta». Per alcuni asili era stata fatta richiesta di avere l’aria condizionata, ma senza avere risposta. In altri, ci sono bambini disabili con la presenza di barriere architettoniche che impediscono l’accesso al giardino. «La sostituzione dei giochi non è sostanziale (con una diminuzione dell’offerta). Ci sono inoltre strutture che al primo piano hanno le finestre rotte». Circa il distanziamento invece, per i genitori ci sono armadi condivisi fra bambini, il che significa che quando vengono lasciati dentro i vestiti questi abiti entrano in contatto e può essere rischioso.

I jolly

«Non si comprende il motivo delle diverse scadenze delle rette», scrivono i genitori. Mentre quella di ottobre aveva scadenza 29, quella di novembre è scaduta il 12, quindi pochi giorni dopo. Scrivono: «In periodo Covid appare forse più corretto pagare alla fine del mese». Sulla gestione del personale chiedono, «le educatrici "jolly" - ovvero quelle che si muovono fra più classi o sedi - vengono tamponate? Si spostano da un nido all’altro senza controlli? Eccessi di zelo - sottolineano - mettono in difficoltà le famiglie (mettendo in atto una visita dal pediatra con tampone, sospensione del lavoro per i genitori fino al tampone di conferma, necessità di tornare dal pediatra per il certificato)».

Il personale Ames, secondo le famiglie, ha sempre sostenuto le insegnanti nella gestone dei bambini, sollevando le educatrici da molte incombenze. «Se è carente, o non può stare a contatto con i bambini, le maestre (non potenziate) hanno un aggravio delle attività. Capita - continuano - che il servizio sia mantenuto da una sola educatrice in certe fasce orarie, andando a interrompere il sistema delle bolle (gruppi chiusi)». I genitori, che fanno presente di  aver ricevuto la lettera dall’assessore, chiedono di essere informati più rapidamente sugli scioperi, le assenze del personale, le chiusure anticipate, e concludono di avere la sensazione di essere «tirati in ballo in questioni interne. Non entriamo nel merito delle questioni amministrative e gestionali, chiediamo semplicemente che i problemi vengano risolti per non incorrere in ulteriori situazioni di disservizio».

La fiducia

Per l'assessore Besio, la lettera inviata dal Comune il 28 ottobre alle famiglie, ha sottolineato la richiesta di sacrificio e adattamento da parte di tutti, e ha riferito che in estate sono iniziati diversi cantieri (per 2 milioni di euro) per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei nidi. «Per le problematiche legate al personale in tempo di pandemia, sono state effettuate nuove assunzioni (90 persone in più, 50 per Covid) e sempre dall’estate ci sono due avvisi aperti per la ricerca di personale, ancora attivi». Per Ames, ricorda Zuin, «sono state assunte 15 persone per l’anno 2020/2021, anche per andare incontro al raddoppio delle assenze degli ausiliari». «Non ci sono piaciuti i toni della lettera del 28 ottobre, poiché sono stati messi in cattiva luce i lavoratori (educatrici ed ausiliari), di cui ci fidiamo», afferma Nadia Negro, rappresentante dei genitori per il centro storico. E Zuin replica: «abbiamo preso posizione nei confronti delle sigle sindacali, non contro i lavoratori». Besio ha dato conferma: «Ci impegniamo per una comunicazione più stretta con i genitori».

Nuovo incontro

Per quanto riguarda la gestione dei contagi, dice Grandese, «quando un lavoratore risulta positivo al tampone viene effettuata un’intervista alla persona e agli altri operatori, per individuare i contatti stretti. Queste informazioni vengono trasferite all’Asl che notifica la quarantena e obbliga alla chiusura della sezione coinvolta». In caso di tampone rapido positivo viene effettuato il tampone molecolare. Il personale jolly effettuerà un tampone rapido di screening ogni 14 giorni. Il dottor Spignesi spiega che «è stato stilato un protocollo sanitario che prevede il tampone antigenico rapido per tutto il personale Ames che rientra dalle ferie o da assenze di più giorni. In caso di positività viene eseguito il tampone molecolare».

Dai genitori di diversi nidi è stata infine ribadita l’insufficienza di personale Ames e di educatrici (in particolare in alcune fasce orarie). Ma per Grandese, «sono state assunte 50 persone in più e l’amministrazione seleziona quotidianamente personale». Le parti alla fine si sono impegnate ad organizzare un altro incontro per stilare un programma di reale collaborazione tra amministrazione e genitori, che comprenda anche un sopralluogo sul campo.

Mense

Una nuova segnalazione è anche emersa in merito ai pasti dei bambini nelle mense scolastiche sia negli asili che alle elementari. «Abbiamo inviato alla dirigenza Ames una lettera dopo aver ricevuto reclami da genitori e componenti dei comitati mensa sulla situazione della refezione delle scuole d’infanzia ed elementari - scrive il consigliere di Tutta la città insieme, Giovanni Andrea Martini -. Una grande quantità dei pasti serviti viene gettata perché i bambini rifiutano le pietanze proposte. Per esempio, zuppa con il farro e frittata sembra siano i piatti che vengono sistematicamente cestinati. Con tutta probabilità una proposta di menu più vicina ai gusti dei bambini potrebbe ridurre lo spreco. Molti pasti, sembra circa il 30%, vengono gettati perché i bambini che li dovrebbero consumare sono assenti. E un’altra fonte di spreco deriva dal fatto che ci sono bambini che non possono mangiare carne, maiale, uova per vari motivi. Occorre una proposta di piatti alternativi. Le famiglie chiedono un maggior coinvolgimento nella scelta dei menù».

L'interrogazione

La capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, Monica Sambo, è tornata a sollecitare, ieri, una risposta in merito all'interrogazione presentata prima e rinnovata dopo la doppia manifestazione del giorno di San Martino, in relazione alle segnalazioni di problemi nelle scuole. «Pare che in alcune strutture vi siano falle dei protocolli di sicurezza sul distanziamento, che i dipendenti siano stati avvisati in ritardo in merito ai contagi, e per giorni non siano state date istruzioni su come comportarsi (ad esempio circa gli obblighi di isolamento o di effettuare il tampone). Episodi che, se confermati, sarebbero gravi. In generale si registrano condizioni di sotto-organico, in particolare per quanto riguarda la presenza nel nucleo educativo stabile (o bolla) del personale Ames dedicato». L'atto del 17 novembre è sottoscritto dai consiglieri Alessandro Baglioni, Pierpaolo Baretta, Alberto Fantuzzo, Giuseppe Saccà, Paolo Ticozzi ed Emanuela Zanatta.

L'internido

«Apprendo che l’assessore Besio si è presentata all’internido del Comune di Venezia - scrive il segretario Funzione Pubblica Cgil Daniele Giordano -. L’internido è un luogo di confronto libero delle educatrici con la dirigenza, che nulla a che fare con disposizioni politiche. In questo momento in cui il personale è in stato di agitazione utilizzare l’internido per dare il segno che la giunta si rapporta direttamente con i lavoratori scavalcando le loro rappresentanze è una grave scelta che fa questa amministrazione». 

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