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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Gli spettacoli del Febo teatro online per la settimana del bullismo

Dal 7 al 14 febbraio torna “To Be”: ironico e con note amare. «Il verbo assoluto è la parola scegliere»

Dal 7 al 14 febbraio, in occasione della settimana del bullismo, lo spettacolo teatrale online e l'iniziativa social con testimonial ed educatori contribuiscono al dibattito sul tema: torna “To Be”, la produzione originale di Febo Teatro. Cosa c'è di più efficace di uno spettacolo per affrontare con i ragazzi delle scuole secondarie il tema del bullismo e del cyberbullismo e far loro capire che “anche una matita, usata male può ferire"? 

Ironico, graffiante e con note amare è uno spettacolo che parla di identità e che ha come verbo assoluto la parola "scegliere", ideale per un pubblico di studenti della scuola secondaria e adulti. Era il 2018 quando la compagnia teatrale Febo teatro ha presentato sul palco del Goldoni di Venezia per la prima volta “To Be”, a conclusione del progetto regionale “Dall’altra parte del bullismo” promosso dall’Ufficio scolastico regionale del Veneto, alla presenza degli studenti degli istituti scolastici di Venezia. Una delle numerose azioni di sensibilizzazione previste dal Miur (ministero dell'Istruzione e Ricerca) nel “piano nazionale per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo".

Lo spettacolo, scritto e diretto da Claudia Bellemo, con Katiuscia Bonato e Matteo Fresch, sarà online per 7 giorni (biglietto sul sito www.feboteatro.it ) ed è anche a disposizione delle scuole con ulteriori agevolazioni e materiali esclusivi per stimolare la discussione in classe della tematica (schede didattiche promosse da psicologi, video testimonianze di attori e formatori). Inoltre, durante la settimana dal 7 al 14 febbraio, saranno pubblicati sulla pagina Facebook di Febo materiali video intitolati "To be Ready": dei video racconti in cui attori, formatori, psicologi, ragazzi, genitori, sportivi, assessori, ecc. racconteranno il loro punto di vista e le loro esperienze in merito, con l’obiettivo di dimostrare che è un tema capillare e trasversale a tanti ambienti diversi.

«I social non sono il male assoluto - spiega la regista e attrice Claudia Bellemo, direttrice artistica di Febo Teatro - anzi. Sono uno strumento neutro e la differenza la fa l’uso che se ne fa. Noi siamo consapevoli che facendo le ramanzine i ragazzi si allontanano. La nostra linea è catturare la loro attenzione col divertimento per poi offrire spunti di riflessione più intensi». «Temi come questo andrebbero approfonditi ogni giorno - aggiunge Nicola Perin, direttore artistico di Febo Teatro e co-fondatore della compagnia - Negli ultimi anni in questo periodo abbiamo portato molto in scena questo spettacolo. Purtroppo quest'anno non è stato possibile a causa della chiusura dei teatri, ma abbiamo deciso di continuare a offrire il nostro spunto di riflessione su questo tema».

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