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A San Giorgio gli incontri di NutriMenti. E c'è chi cerca di tornare al "vino delle origini"

Mercoledì giornata inaugurale del centro di alta formazione creato dal seminario permanente Luigi Veronelli e Fondazione Giorgio Cini. Eventi ancora fino a sabato

Da cosa avviare le riflessioni sulla cultura gastronomica italiana se non dalle sue origini materiche e vitali? «terra» è il primo tema di NutriMenti | Settimana della Cultura Gastronomica con cui si sono inaugurate mercoledì le attività dell’alta scuola italiana di gastronomia Luigi Veronelli, progetto nato dalla collaborazione tra seminario permanente Luigi Veronelli e Fondazione Giorgio Cini con il sostegno di Banca Generali Private. La giornata ha riunito esperti, appassionati, e scopritori dei cibi e dei vini italiani sull’isola di San Giorgio a Venezia, per un viaggio che indaga la cultura gastronomica italiana.

Dibattito

«La terra, la terra, la terra» è stato l’appuntamento in omaggio al padre della critica gastronomica italiana contemporanea a cui è intitolata l’alta scuola, attraverso quattro autorevoli voci: Gian Arturo Rota, rappresentante della famiglia Veronelli, Ilaria Bussoni, filosofa, editrice e componente del comitato scientifico della scuola, Alberto Capatti, storico della gastronomia e presidente del comitato scientifico, e Joško Gravner, vignaiolo in Oslavia - Collio/Brda.

Il vino delle origini

Gravner si è distinto nel corso degli ultimi vent’anni per aver rivoluzionato vigneto e cantina con il fine di creare un vino il più possibile vicino alle origini, a partire dall’adozione di un’anfora come contenitore di fermentazione e decantazione così come si faceva (e si fa) tradizionalmente in Georgia, terra madre del vino. Per Gravner la terra è intesa in senso ancestrale, una “pacha mama”, a cui si deve rispetto e da cui provengono insegnamenti colti grazie all’attenta osservazione quotidiana. «Tanti mi dicono che io torno indietro. Se questo significa fare maggiore qualità, sono orgoglioso di tornare indietro perché in realtà sto andando avanti» - ha affermato Gravner.

Un viaggio tra i vini più pregiati

Da giovedì 5 e fino a sabato 7 luglio, la magnifica sala realizzata alla fine del Cinquecento dall’architetto Andrea Palladio, in collaborazione con il pittore Paolo Caliari detto il Veronese, diverrà il “Sensorium” della scuola Veronelli, uno spazio dedicato ai “capolavori della vitivinicoltura italiana”, i vini che i visitatori potranno degustare contribuendo al progetto con l’acquisto online di un ticket (con 20 euro si ha diritto all’assaggio di 5 grandi vini). Guido Berlucchi, Ca’ del Bosco, Cantine Ferrari, Les Crêtes, Kellerei Terlan, Vie di Romans, Villa Bucci, Braida, Masi Agricola, Marchesi Antinori, Fèlsina, Gianfranco Fino e Donnafugata sono state le prime aziende a sostenere la scuola mettendo a disposizione il proprio vino più rappresentativo.

Il programma di NutriMenti | Settimana della Cultura Gastronomica prosegue fino a sabato 7 luglio. Per informazioni e prenotazioni www.altascuolaveronelli.it

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