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Sit-in all'ufficio scolastico regionale: «Green pass discriminante, negato diritto alla sopravvivenza»

Un centinaio tra docenti, genitori, Ata, studenti universitari e sostenitori sono intervenuti lunedì mattina in via Forte Marghera a Mestre: «Con questo documento non vengono dati strumenti per poter lavorare in stato di salute. Violato il diritto del lavoro»

Un centinaio tra docenti, genitori, Ata, studenti universitari e sostenitori sono intervenuti lunedì mattina attorno a mezzogiorno davanti l'ufficio scolastico regionale Veneto in via Forte Marghera a Mestre per protestare contro la misura del Green Pass.

Discriminazione

Il personale docente ha evidenziato ai nostri microfoni il malessere di molti lavoratori del comparto scuola: «La misura - esordiscono - non ha nulla di sanitario ma è diventato un vero lasciapassare discriminante che di fatto ci ha divisi tra persone anche sul posto di lavoro. I dirigenti scolastici -continuano - scaricano il problema mentre i collaboratori scolastici si sono trasformati in ispettori sanitari. Tutto questo quando sappiamo che il vaccino è su adesione volontaria e con questo documento di fatto non vengono dati gli strumenti per poter lavorare in stato di salute. Con questo lasciapassare viene unicamente violato il diritto del lavoro e quindi viene violato il diritto alla sopravvivenza perchè chi non può lavorare non può sopravvivere». 

Diritto alla sopravvivenza

I docenti spiegano in proposito: «Le persone non hanno diritto più a lavorare e quindi a sopravvivere se non sottoponendosi ad una tortura? Perchè fare tre tamponi a settimana a proprie spese perchè lo Stato non dà gli strumenti e scarica il barile sulle categorie di lavoro costringendole a pagarsi interamente i costi di un diagnosi, che poi è fallibile, significa - chiudono con forza - che viene tolto loro il diritto a sopravvivere.»

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