Al reddito di cittadinanza si accompagnano i lavori utili alla collettività
A Spinea la giunta approva le attività di restituzione sociale per quanti percepiscono il sussidio. «Protagonisti attivi in grado di metterci del proprio se messi nelle condizioni di poterlo fare»
Presto a Spinea partiranno le attività di restituzione sociale per coloro che ricevono il reddito di cittadinanza. La giunta comunale ha approvato il 20 luglio le linee guida per i Puc (Progetti utili alla collettività), ovvero le attività di restituzione sociale per colore che ricevono il sussidio dello Stato. L'istituto del reddito di cittadinanza prevede infatti che, laddove ci siano le condizioni, al contributo economico si accompagni la sottoscrizione di un patto per il lavoro o per l’inclusione sociale, che comporta la disponibilità a partecipare a progetti utili per la collettività. Le attività non sono in alcun modo assimilabili a quelle di lavoro, e vengono organizzate a cura dei Comuni attraverso la collaborazione dei beneficiari del sussidio pubblico per un impegno di almeno 8 ore settimanali fino a un massimo di 16 settimanali nei seguenti ambiti: sociale, culturale, artistico, ambientale, formativo, tutela dei beni comuni, altre attività di interesse generale come turistiche, sociali, protezione civile, sportive.
Ci sarà una fase sperimentale di un anno, che permetterà anche di perfezionare la procedura e valutare l’impatto sociale dei progetti nel territorio. «Così confermiamo l'impegno rispetto a questa norma e alla sua validità - spiegano dalla giunta comunale spinetense - intendendo dare un doppio significato al progetto: che i beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a impegnarsi nei confronti della propria comunità, e che questo si traduca in un’occasione per scoprire le proprie risorse personali e quanto possono giovare alla collettività. Essere non solo percettori passivi che pensano di non aver nulla da dare: ma come protagonisti attivi in grado di metterci del proprio se messi nelle condizioni di poterlo fare. Per questa ragione, in questo anno di sperimentazione inizieremo con microprogetti, in modo da accompagnare le persone in questo doppio percorso di crescita personale e valorizzazione delle proprie risorse ed esperienze».