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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Con un brano che parla di diritti e libertà, il duo StorieStorte ha vinto il Trofeo Daffini

La premiazione ufficiale si terrà domenica 23 ottobre a Villa Saviola (Mantova)

È mestrina la band che, lo scorso giovedì, è stata insignita del 26esimo Trofeo Daffini, l’unica onorificenza che, a livello nazionale, nasce con l’obiettivo di premiare i testi inediti, da cantastorie. StorieStorte è il duo acustico decretato vincitore da una giuria di esperti: una proposta musicale (già intervistata da noi qui) formata dalle mestrine Giorgia Dalle Ore e Corinna Venturini che, dal 2015, si caratterizza per il grande impegno sociale e per la ricerca di quei canti popolari capaci di raccontare al meglio la territorialità veneziana.

La caratura artistica della band si snoda tra musica e teatro e ottiene sempre maggior riscontro da parte di pubblico e critica: nel 2018, ad esempio, il duo viene selezionato ufficialmente al premio Voci Per la Libertà promosso da Amnesty International. Ora il Trofeo Daffini rappresenta un’ulteriore conferma: promosso dal Comune di Monteggiana, con la collaborazione scientifico-istituzionale del Centro di Documentazione Storica/Centro Etnografico del Comune di Ferrara, il contest si rivolge infatti a cantautori e cantastorie e, a trionfare nel corso della 26ma edizione, sono state proprio le toccanti parole di Mare Nostro, uno dei brani firmati dalle StorieStorte.

«Non avremmo mai pensato di vincere, ma l’idea di far conoscere quello che facciamo come duo acustico ci ha spinte a provare a partecipare – racconta Giorgia Dalle Ore, autrice del testo e voce della band –. Ottenere un premio con una canzone che parla di diritti e di libertà credo sia un forte segnale, soprattutto in questo momento. Suonare e cantare è il nostro modo di prendere posizione nel presente, il nostro canale preferito per partecipare alla costruzione di un altro mondo possibile».

Io sono nato dove il cielo ogni giorno rimbomba, e ad ogni passo una tomba
Ho perso tutto nello sporco gioco della violenza, nel tempo di una danza
Eppure con gli amici miei cantavo canzoni, avevo grandi ambizioni

Mare Nostro racconta infatti la vicenda di Festus che, partito dalla Nigeria, attraversa terre e mari. È la storia di un uomo e allo stesso tempo di tanti: «Il brano nasce dall’incontro con il protagonista, in arte Mc Bible, che nel suo paese faceva musica rap. Tutto prende vita a Marghera, in un contesto eccezionale quale è La casa di Amadou» spiega Dalle Ore. 

Un testo intriso di grande sensibilità, capace di affrontare una tematica di rilevante spessore sociale: il brano, composto quattro anni fa, ha già regalato molte soddisfazioni alle sue autrici. Ora la potenza delle parole scritte da Giorgia porterà le due musiciste a Mantova, dove domenica 23 ottobre potranno stringere il Trofeo Daffini nel corso della premiazione ufficiale che si terrà a Villa Saviola. «Dedichiamo questa vittoria a tutti quelli che hanno cantato, camminato e sperato con noi attraverso la musica e le canzoni. Perché se è vero che “a canzoni non si fan rivoluzioni”, è vero anche che, attraverso le canzoni, le rivoluzioni si possono almeno immaginare. E quando si immagina insieme tutto si fa più concreto. Con una canzone siamo arrivate dove non avremmo mai pensato» concludono emozionate le due artiste.

Ora sono quattro giorni che viaggio per mare
E non ho idea di dove voglio arrivare
Ma mi permetto di varcare il confine, per un solo motivo:
Il tuo diritto di esser libero, il mio diritto di esser vivo

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