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Teatri come musei per sconfiggere la crisi: la risposta strategica dello Stabile del Veneto al Dpcm

L'iniziativa, rimandata a data da destinarsi, per rispondere in moto attivo al blocco del settore dello spettacolo trasformando i foyer dei teatri in musei con visite guidate ed esposizioni

Nel momento in cui il mondo dello spettacolo si trova costretto a subire un ulteriore stop, l'arte decide di scendere in campo in aiuto della stessa arte. È così che il Teatro Stabile del Veneto ha scelto di reagire alle nuove disposizioni di chiusura imposte dal nuovo Dpcm con una risposta intelligente e strategica, cioè quella di trasformare i teatri in musei.

I teatri Goldoni di Venezia, Mario del Monaco di Teviso, Verdi di Padova, e per la prima volta anche il teatro Nuovo di Verona, hanno scelto di aprire al pubblico i loro foyer, normalmente destinati ad accogliere spettacoli dal vivo, per accompagnare i visitatori alla scoperta delle proprie sale storiche. I palcoscenici, così, resteranno aperti al pubblico, anche se in una natura diversa, e daranno la possiblità agli amanti di questa forma d'arte di poter continuare ad andare a teatro. Quella dello Stabile del Veneto è una reazione proattiva alla crisi economica generata dalla pandemia per il settore dello spettacolo e un modo per continuare a far vivere non solo l'arte ma anche i luoghi dell'arte. 

L'iniziativa, che era stata programmata per il periodo dal 4 al 25 novembre, dalle 10.00 alle 17.30 e prevedeva l'apertura dei quattro teatri del Veneto al pubblico dando a tutti la possibilità, con il rispetto di tutte le misure di sicurezza, di poter godere della bellezza dei quattro luoghi d'arte con visite guidate e mostre temporanee di opere artistiche e di artigianato locale, è stata rimandata a data da destinarsi.

«Con resilienza stiamo cercando di resistere a questi tempi tristi - commenta Giampiero Beltotto durante la conferenza stampa di questa mattina -. L’iniziativa che presentiamo, che coinvolge Padova, Venezia, Treviso ma anche Verona, segna l’inizio di una nuova vita per i teatri della regione per far risplendere la luce del teatro anche nelle tenebre». Oggi, però, il presidente dello Stabile del Veneto è costretto a fare un passo indietro e attendere le nuove disposizioni del Governo. 

Il Teatro Stabile del Veneto, che aveva deciso di "ribellarsi", rispettando le regole, e portare avanti un'iniziativa basata sulla convinzione che per continuare a essere vivo, il teatro, deve vivere insieme all'unisono con le attività economiche e commerciali della città in cui si trova rimanderà la sua iniziativa, svolta grazie alla collaborazione dei Comuni di Padova, Treviso, Verona e Venezia, della Regione Veneto e del Teatro Stabile di Verona e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, in un futuro prossimo. .

Esposizioni

Oltre ai tour guidati sul palcoscenico, tra i palchi e dietro le quinte, i foyer si trasformeranno in luoghi di esposizione per ospitare opere d’arte di artisti di fama internazionale come Bruno Catalano, Annalù Boeretto e Andrea Vizzini esposti dalla Ravagnan Gallery a Venezia o Ludovico Diaz de Santillana, Peter Marino e Tobia Scarpa curatori di collezioni Venini presentate dalla Galleria Daniele a Padova, ma anche creazioni di grandi maestri artigiani del territorio, quali Marco Varisco e Umberto Visentin o di laboratori artistici locali come Vazzoler e Teknè sculture, che saranno esposti al Del Monaco grazie alla collaborazione di Confartigianato Treviso, mentre i lavori degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Verona troveranno spazio nel foyer del teatro veronese.

Inoltre, in occasione dei festeggiamenti per il giorno della Rimembranza, lo Stabile del Veneto trasmetterà sugli schermi dei foyer dei teatri il cortometraggio promosso da Intesa Sanpaolo sulla grande guerra Attimi eterni di Daniele Capuzzo, giovane musicista originario di Crespano e iscritto al Conservatorio di Vicenza, e del videomaker Jose Cruz. Un lavoro nato da una passeggiata fatta dal giovane artista lungo gli itinerari del Grappa dedicati alla Memoria dei caduti e rivolto a tutti quei ragazzi, suoi coetanei, che in quelle trincee hanno perso la vita.

Mentre le mostre saranno aperte al pubblico, con accessi contingentati, dal martedì al sabato, per prendere parte alle visite guidate sarà necessario sulla piattaforma Eventbrite accedendo direttamente dal sito del Teatro Stabile del Veneto oppure attraverso prenotazione telefonica ai numeri 049-87770225 per Padova e Venezia, 042-21520656 per Treviso e 045-8006100 per Verona.

Ravagnan Gallery per il Teatro Goldoni

Dopo aver ospitato il Van Gogh di Bruno Catalano nell’ambito della Multi-Site Exhibition dell’artista francese organizzata a Venezia dalla Ravagnan Gallery, il Teatro Goldoni torna a collaborare con la prestigiosa galleria veneziana e accoglie nel proprio foyer otto opere d’arte, tra sculture e dipinti, realizzati da altrettanti artisti di fama internazionale. Book Silver opera in vetroresina, argento e inchiostri dell’artista veneziana Annalù Boeretto; Senza Meta, olio su tela, di Nadia Cascini pittrice aretina molto legata alla città di Venezia; Davide e Angelo, entrambe sculture in bronzo, dell’artista di origini marocchine Bruno Catalano; Space Attraction, scultura in bronzo, realizzata dal francese Romain Langlois; Still Life con Ciliegie, olio su tela, dell’artista autodidatta Martha Marvin; My Lady 1 è l’opera di Attasit Pokpong, una delle stelle in ascesa della scena artistica contemporanea tailandese. Noi nel Mondo, un’unica cosa dello scultore toscano Andrea Roggi; Installazione con Contaminazione, opera realizzata con tecnica mista su tela, di Andrea Vizzini.

Venini e Galleria Daniele per il Teatro Verdi

Sono le numerose collaborazioni con artisti italiani di formazione veneziana, ma anche di architetti e designer di fama internazionale che nell’esperienza dei maestri vetrai hanno trovato conoscenza e tecnica tali da dar vita a creazioni dal design intramontabile, che trovano spazio nell’esposizione di collezioni Venini realizzata dalla padovana Galleria Daniele al Teatro Verdi. In mostra nel foyer del teatro si troveranno, infatti, I quattro cavalieri, opere in vetro opalino soffiato e lavorate a mano di Monica Guggisber e  Philip Baldwin, Battuti-canoa, vetro soffiato e lavorato a mano e successivamente battute sapientemente dai maestri molatori il cui design è stato curato da Tobia Scarpa e Ludovico Diaz de Santillana, Black belt, un’edizione limitata di opere in vetro soffiato e lavorate a mano con l’applicazione a caldo della fascia in colore nero, a cura del designer Pietro Marino.

Maestri artigiani per il Teatro Mario Del Monaco

Grazie alla collaborazione di Confartigianato Imprese Treviso al Teatro Mario Del Monaco verranno esposte le opere di alcuni maestri artigiani del nostro territorio, eccellenze del Made in Italy: Marco Varisco, maestro vetraio che per primo, sperimenta negli anni '30 la tecnica dell'incisione su vetro che tramanda al figlio Italo nel laboratorio di Treviso, insieme al rispetto e all'amore per il mistero della terra e del fuoco che si trasformano in materia; Vazzoler, azienda fatta da artisti e artigiani che da oltre 50 anni realizzano opere in ferro battuto forgiato a mano;  il Laboratorio artistico di ceramica e decorazione del maestro Umberto Visentin, collocato in uno dei posti più suggestivi di Treviso, decora ceramiche, maioliche, porcellane e vetri decorati, alternando l'uso di tecniche antiche a quelle moderne; Teknè sculture, dal 1979, laboratorio degli artisti Elena Ortica e Gaetano Brugnano all’interno del quale si trovano una scuola di scultura e disegno.

Al Teatro Nuovo i lavori degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Verona

Una selezione di lavori degli studenti del triennio iscritti ai corsi di pittura, di scultura e di nuove tecnologie per l’arte sarà il soggetto della mostra in esposizione al Teatro Nuovo di Verona. Ad arricchire il foyer veronese saranno fotografie, sculture e installazioni nate durante il lockdown, ispirate dunque a un nuovo modo di rapportarsi al mondo. Completeranno la mostra diversi video realizzati con telefonini e videocamere 4k.

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