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Laboratorio teatrale nell'abitazione di una famiglia colpita dall'acqua alta eccezionale

Il teatro di cittadinanza del Teatro Stabile del Veneto arriva nell’abitazione di una giovane famiglia veneziana colpita dall’acqua alta dello scorso novembre

Dopo aver debuttato nelle stanze di Palazzo Ca' Pisani Rubelli, i protagonisti del laboratorio di teatro di cittadinanza dello Stabile del Veneto, ideato dal regista Mattia Berto, sabato 22 febbraio a partire dalle 16, portano la seconda performance del progetto "Questa vita è un’Odissea. Venezia apre le sue case al teatro" nella casa della famiglia Fullin a Dorsoduro, una giovane coppia di professionisti con un bambino, che vivono a Venezia nonostante le difficoltà di una città così speciale.

Teatro nell'abitazione colpita dall'acqua alta

L'abitazione della famiglia Fullin, che in gran parte si sviluppa al piano terra, durante l’eccezionale acqua alta del 12 novembre scorso, ha infatti subito dei danni materiali ed emotivi, che portano la giovane coppia ad interrogarsi sul continuare a vivere a Venezia. Da qui l’idea, concepita insieme a Mattia Berto, di aprire le porte del proprio privato al teatro di cittadinanza dello Stabile del Veneto, una scelta dall’alto valore simbolico che vuole essere una riflessione sulla città e sui cambiamenti dei luoghi del vissuto quotidiano, traendo spunto dal famoso viaggio di Ulisse e dalla sua ricerca della strada giusta per ritornare a casa.

Come assistere alla performance

Per assistere alla perfomance, è necessario iscriversi entro il 20 febbraio scrivendo una mail a laboratori.teatrogoldoni@teatrostabileveneto.it. L’ingresso è gratuito, il punto d’incontro è previsto all’imbarcadero di San Basilio 5 minuti prima dell’inizio di ogni performance.

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