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Attualità San Marco / Campo San Fantin, 1965

Rassegna Fotogrammi veneziani. La Fenice racconta la città

Le testimonianze di alcune attività produttive e di alcuni sostenitori del progetto. I video registrati all’interno del Teatro e destinati ai social. Lunedì l’intervento del sovrintendente Ortombina

In questo momento di estrema difficoltà, in cui molte istituzioni culturali sono ferme o le loro attività sono ridotte e tutti gli esercizi commerciali e turistici sono in grande affanno, il Teatro La Fenice, consolidando il suo ruolo culturale e sociale, ha voluto dar spazio alle voci di alcune attività produttive e di alcuni sostenitori. È nato così il progetto "Fotogrammi veneziani", una rassegna di brevissimi video registrati all’interno del Teatro e destinati ai social.

Sono state coinvolte realtà ben radicate in città, già legate al Teatro per eventi come La Fenice in Piazza o per l’adesione alla Fenice Card. Lunedì 15 febbraio, l’intervento del sovrintendente Fortunato Ortombina aprirà la rassegna anticipando gli altri ventun appuntamenti, verrà infatti trasmesso un video al giorno dal martedì al giovedì alle 15.30 per sei settimane, un appuntamento da non perdere su tutti i social del Teatro La Fenice.

Molte le testimonianze contenute in Fotogrammi veneziani, che si susseguiranno con la seguente programmazione: gelateria Al Todaro di Claudio Vernier, hotel Danieli di Gianrico Esposito, Camera di Commercio di Stefania Stea, Caffè Florian di Stefano Stipitivich, The Gritti Palace di Paolo Lorenzoni, Generali di Paolo Montagni, Caffè Lavena di Massimo Milanese, Baglioni hotel Luna di Gianmatteo Zampieri, Bellussi Spumanti di Enrico Martellozzo, Ristorante Do Forni di Eligio Paties, The St. Regis Venice di Patrizia Hofer,  Mavive Profumi Venezia di Marco Vidal, Harry’s Bar di Arrigo Cipriani, Fondazione Enzo Hruby e Musica con le Ali di Carlo Hruby, Caffè Quadri di Raffaele Alajmo, pasticceria Rosa Salva di Antonio Rosa Salva, taverna La Fenice di Gennaro Florio, associazione Musikamera di Sonia Finzi, Rubelli Tessuti di Alessandro Rubelli, associazione Amici della Fenice di Barbara Valmarana. Ad accompagnare i partecipanti lo scrittore Alberto Toso Fei in alternanza con il direttore della Fenice Andrea Erri, ideatore del progetto.

A tutti è stato chiesto di raccontare la propria idea di rinascita, termine insito nel nome evocativo Fenice, e il loro rapporto con il Teatro. I video di apertura e di chiusura sono stati riservati al sovrintendente Ortombina, che ha sottolineato: «Venezia, fragile e bellissima, si è sempre rialzata dopo tutte le difficoltà che l’hanno colpita e che ancora una volta, come la Fenice, saprà trasformare le limitazioni imposte dalla contingenza in una sfida per poter crescere, migliorare, trovare nuove soluzioni, sempre alla luce della modernità, della sperimentazione che l’ha contraddistinta fin dalla sua origine». Il sovrintendente ha concluso: «l’arte è da sempre un motore di sviluppo economico, per la ripartenza di Venezia dobbiamo essere tutti uniti, sono certo che riusciremo a riprendere più vigore di prima solo se ci rialzeremo tutti insieme, con la forza che nasce sempre dallo scambio di idee».

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