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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Record del turismo in Veneto nel 2017, un quarto si concentra nel Comune di Venezia

Tra le regioni turistiche italiane detiene da vari anni il primato sia per numero di arrivi (15,3% dell'intera penisola) sia in quanto a presenze (16,2%)

Il Veneto continua a tenere la testa della classifica delle regioni italiane sul turismo nella Penisola. Nel 2017 ha registrato 19,2 milioni di arrivi (+7,4% rispetto al 2016) e 69,2 milioni di presenze (+5,8%). La città di Venezia ospita un quarto dei turisti in Veneto.

I dati

Fotografano coloro che effettuano almeno un pernottamento in strutture ricettive per motivi di villeggiatura, di affari, di benessere, di cura, sportivi, religiosi. Le elaborazioni prescindono, invece, dal turismo giornaliero: nel 2016, l'Istat ha stimato in circa 14 milioni le escursioni di italiani verso le località venete. Negli ultimi anni c'è stata una forte crescita di turisti che scelgono l'agriturismo per le vacanze. 

Sull'onda del turismo slow vanno citate le colline di Valdobbiadene e Conegliano, note per il paesaggio e per la produzione del prosecco: +9,1% degli arrivi e un +16% delle presenze. Città d'arte e lago segnano dei record anche sul fronte delle presenze: le strutture ricettive hanno accolto nel 2017 oltre 10 milioni di turisti, per quasi 23 milioni di pernottamenti con incrementi da capogiro

Nazionalità

Gli americani, primi tra gli stranieri, segnano un +11,7% (850 mila arrivi), terzi i cinesi con +19,4% degli arrivi, e un +20% delle presenze. Altri mercati importanti sono Germania (+15,2% arrivi), Russia (+35,8%) e Francia (+8,5%) concentrati soprattutto nel comune di Venezia. Lo straniero che sceglie la vacanza culturale, spende mediamente in Veneto 130 euro al giorno (contro i 100 del viaggio generico). Bene le località balneari che, dopo un 2016 di stasi, riprendono a crescere nel numero (+6,4%) e nei pernottamenti (+5,5%). Ma la clientela più numerosa resta quella italiana (+4,3% arrivi e +3,2% presenze). I francesi ricominciano a crescere (+4,7%), dopo anni di defezioni che li hanno portati dal terzo posto nel 201, tra i mercati esteri, al sesto nel 2017.

Laghi, terme e montagna

Boom del lago grazie agli straneri (circa 4%), ma anche agli italiani (+1,8% arrivi e +3,8% presenze). I tedeschi costituisco circa il 40% della clientela e sono i turisti più affezionati del Garda, più degli italiani, mentre gli olandesi hanno un andamento altalenante e sono tornati a calare dopo il picco del 2016. Bene le terme, apprezzate prevalentemente dagli italiani (66,7%), che dal 2004 hanno superato gli stranieri. Dopo il mercato nazionale viene quello tedesco e austriaco, ma si affacciano anche turisti di Cina, India e Russia. Bene anche la montagna: sale il numero di italiani che costituiscono il principale mercato (65,5%) e cresce anche il numero di stranieri (+4,1%).

L'attenzione si sviluppa ora verso nuovi prodotti: la progettazione di nuovi itinerari, in grado di connettere le aree di maggior attrazione con quelle a minore densità turistica, spostando i flussi verso territori meno conosciuti, ma altrettanto attraenti, potendo godere di diverse realtà culturali e paesaggistiche e assaporando più specialità enogastronomiche o una vacanza sportiva.

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