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Gli studenti raccontano l'amore per Venezia: l'iniziativa di un gruppo di cafoscarini

Le testimonianze verranno raccolte fino al 15 maggio dal progetto "Una pagina di Storia" per raccontare il difficile periodo di emergenza sanitaria

«Diciotto aprile. Ho alla mia sinistra il mare, alla mia destra la montagna. Ma la testa è lì, a Venezia»; «Staremo a Venezia solo per un altro anno ancora, e tutti sentiamo come se questo virus ci stesse portando via tempo e momenti preziosi da passare insieme» e ancora: «Vi scrivo da Faenza per raccontarvi un po’ come me la sto passando. Diciamo che il primo anno a Venezia me lo immaginavo completamente diverso». Sono solo alcuni dei pensieri e delle testimonianze di studenti cafoscarini raccolti dal progetto Una pagina di storia per raccontare le proprie sensazioni durante il difficile periodo di emergenza sanitaria.

L’iniziativa - ideata dal 22enne Davide Torcellan, studente di Lingue, civiltà e scienze del linguaggio presso l’Università Ca’ Foscari - si sta facendo conoscere sempre di più sul web. Un team numeroso, quello che si occupa della raccolta delle testiomianze: sono dieci i ragazzi - Greta Corrias, Marta Bertin, Andrea Panizzolo, Simone Frontuto, Francesca Sonzogno, Erika Maria Sottile, Alessandro Tagliaro e Giulia Lollis, oltre allo stesso Davide - tutti cafoscarini, che dal 4 aprile scorso hanno lanciato l’iniziativa sui social, riscontrando una calda partecipazione dagli studenti che stanno trascorrendo i propri anni accademici a Venezia.

Una dichiarazione d’amore verso l' Università e, soprattutto, verso la città lagunare: «Continueremo a raccogliere le testimonianze fino al 15 maggio tramite le nostre pagine social o via mail - spiega Davide - dopodiché vorremmo pubblicare un libro da donare all’Università. Abbiamo contattato già un editore, non c’è ancora l’ufficialità ma stiamo aspettando la risposta e siamo ottimisti».

Attualmente le testimonianze ricevute e condivise sui social sono circa novanta: «Vogliamo lanciare un messaggio positivo, soprattutto in questo periodo storico. Stiamo coinvolgendo anche i professori. L’obiettivo è arrivare un po’ a tutti, magari anche alle autorità venete più importanti» conclude Davide.

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