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Martedì, 23 Aprile 2024

Unionmare in Olanda per studiare le opere a difesa della costa adriatica: «Servono soluzioni incisive» | VIDEO

Realizzare uno studio pilota per proteggere il litorale adriatico è l'obiettivo della collaborazione tra le istituzioni regionali ed europee. La prima tappa di questo percorso si è tenuta in Olanda

Un progetto europeo all’avanguardia che metta insieme attori locali e internazionali per proteggere il litorale adriatico con un cambio d’approccio sul contrasto all’erosione. È questo l’obiettivo della cooperazione avviata tra la Regione Veneto, Unionmare Veneto e l’eurodeputata della Lega Rosanna Conte. Una cooperazione nata sotto la spinta dell’assessore regionale Francesco Calzavara e del presidente di Unionmare Veneto, Alessandro Berton, i quali hanno coinvolto l’europarlamentare Conte per rafforzare la sinergia tra il territorio e l’Unione Europea. Prima tappa di questo percorso è stata in Olanda, dove Conte e Berton hanno incontrato i responsabili di Royalhas Koenig DHV, azienda leader per le opere di ingegneria idraulica e difesa della costa. 

«La visita è stata molto proficua – ha detto Conte –. Abbiamo avuto conferma che è necessario cambiare approccio nei confronti dell'annoso tema della protezione costiera. Le strategie messe in atto negli ultimi anni, come quella del ripascimento, per quanto si siano rivelate utili nel breve periodo, non bastano più. Servono delle soluzioni incisive che agiscano sulla prevenzione, per mitigare le criticità e ridurre i rischi nel medio e lungo termine. Le buone pratiche ci sono già a livello internazionale, ma vanno chiaramente adattate al nostro contesto. Su questo stiamo lavorando, anche sulla base di uno studio che ho commissionato al servizio di ricerca del Parlamento europeo e dell’interlocuzione con l’Ue. Obiettivo ultimo è arrivare a un progetto pilota che possa sfruttare le risorse europee per questo tipo di interventi». 

«Siamo soddisfatti che sia stato raccolto il nostro input di cambiare atteggiamento e iniziare a programmare per difendere la costa non solo dal punto di vista ambientale ma anche e soprattutto per difendere le aziende che vi insistono, in considerazione delle ricadute sociali e occupazionali che il fenomeno turistico ha sul territorio» ha affermato Berton. 

Conte e Berton hanno insistito quindi sull’importanza delle sinergie a livello territoriale ed europeo: «Tali sinergie hanno fatto sì che siano state identificate le risorse per finanziare lo studio comparato sulla costa nella sua interezza a prescindere dai confini amministrativi delle singole località. Lo studio sarà propedeutico al progetto pilota per proteggere costa. Dobbiamo garantire alle nuove generazioni di poter godere di questo patrimonio naturale rappresentato dalla nostra costa. Si tratta di un asset strategico, da cui dipende per esempio un settore fondamentale della nostra economia come il turismo. Il comparto balneare rappresenta quasi il 50% del primato turistico della nostra regione, che anche in questi due anni difficili condizionati dall’emergenza pandemica si è comunque dimostrata autentico motore turistico d’Italia» hanno concluso.

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