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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Sono 1.800 i bambini non in regola con i vaccini in provincia di Venezia

E che quindi, secondo la legge, non possono frequentare nidi e scuole dell'infanzia. Nel comune di Venezia 47 casi

Gli alunni che non saranno in regola con le vaccinazioni obbligatorie non potranno entrare negli asili mercoledì 11 settembre, data fissata di inizio attività per le scuole dell'infanzia del Veneto. In provincia di Venezia, come comunicato dalle aziende sanitarie e riportato dal Corriere del Veneto, sono 1.800 i bambini in questa situazione, di cui 1.400 nel territorio di competenza dell'Ulss3 (su un totale di 25mila) e altri 400 in quello dell'Ulss4, ovvero Veneto orientale e Cavallino.

Copertura

I dati restano quelli diffusi in luglio, visto che era fissata al 10 di quel mese la scadenza entro la quale le famiglie dovevano presentare alle scuole la documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie o la formale richiesta di vaccinazione all'Asl competente. Niente proroghe. Nel comune di Venezia, su circa 2.200 iscritti a nidi e scuole infanzia comunali ci sono 47 casi che l’Asl ha segnalato essere non in regola con la documentazione: a questi 47 è stata quindi inviata, dal Comune, la richiesta di integrazione; le risposte delle famiglie sono state inoltrate all'azienda sanitaria per la conseguente verifica, che è in corso in questi giorni.

Vaccini e scuole

La legge prevede l'obbligo della vaccinazione per le iscrizioni all'asilo nido e alla scuola materna e, con modalità diverse, riguarda anche le scuole elementari, scuole medie e i primi due anni delle superiori, fino ai 16 anni. Di conseguenza i bambini da zero a sei anni non in regola con le vaccinazioni non possono accedere agli asili nido e alle scuole dell'infanzia, mentre bambini e ragazzi nella fascia d'età da 6 a 16 anni potranno entrare a scuola ma intraprendendo un percorso di recupero delle vaccinazioni obbligatorie. In entrambi i casi, se i genitori rifiuteranno ripetutamente di far vaccinare i figli dopo colloqui e solleciti da parte delle Asl, incorreranno in sanzioni pecuniarie. Le vaccinazioni obbligatorie previste dalla legge sono dieci: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella.

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