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«Venezia tornerà a ruggire»: le speranze dei veneziani raccolte in un documentario | VIDEO

"Venezia. La rinascita" è il nuovo docufilm del videomaker Alessandro Russo: interviste, speranze e ricordi dei veneziani raccolti nel corso del difficile periodo iniziato con l'acqua granda e proseguito con la pandemia.

Si intitola Venezia. La rinascita ed è il nuovo docufilm diretto dal videomaker venticinquenne Alessandro Russo: un progetto per raccontare i sogni e le speranze di tutti quei veneziani che, dalla fine del 2019, hanno dovuto affrontare un periodo tutt’altro che semplice. 

Un affresco dei nomi, dei volti e delle voci che contribuiscono a rendere Venezia un luogo magico: «Il mio scopo è quello di unire questa città e lanciare un messaggio di speranza. Con questo film ho raccolto le parole di tutti quei cittadini che hanno subìto gravi danni a causa dell’acqua granda e, successivamente, della pandemia – spiega Alessandro –. In questo progetto ho cercato di racchiudere le esperienze personali, lavorative ma soprattutto le speranze e i desideri dei cittadini». 

Fotografo e videomaker da otto anni, Alessandro ha già espresso in precedenza l’amore totalizzante che prova verso la propria città attraverso altri due documentari: Una romantica Venezia nel 2017 e Regate e regatanti nel 2018. «Penso che, per mezzo del mio lavoro e per quelle che sono le mie possibilità, sia cosa doverosa offrirmi alla città cercando di unire tutti i veneziani e le relative attività. Ho voluto quindi rendere omaggio alle persone intervistate, sottolineando così la loro voglia di tornare a ruggire, proprio come il leone di San Marco» racconta Alessandro. Quella che viene espressa dal documentario è, infatti, la grande determinazione di chi, pur avendo subìto danni ingenti, non si è minimamente perso d’animo. 

Venezia. La rinascita è stato girato in tempo record, poco più di un mese, e la realizzazione totale è prevista per metà febbraio. Il trailer è già disponibile su YouTube da qualche giorno. «Creare questo documentario è stato emozionante, nonostante il tema. È stata anche un’occasione per conoscere nuove persone, nuove realtà, e per creare una vera e propria squadra formata da mia sorella, amante della nautica che ci ha assistito come regia galleggiante, e dalla mia fidanzata e collega, la quale mi ha fatto da assistente e ha perfezionato la sua tecnica come fotografa. Inoltre ho conosciuto due dronisti con i quali sto avviando una collaborazione per lavori futuri. Il progetto non è mio ma di tutti noi, della collettività. Io ho contribuito con l'esperienza del mio lavoro e la regia dell’organizzazione, ma l’iniziativa è cresciuta grazie a tutti coloro che si sono offerti e si stanno ancora offrendo come partecipanti» racconta Russo. 

Una volta ufficializzata l’uscita del docufilm, se le condizioni di sicurezza sanitaria lo permetteranno, Alessandro intende proporre una prima proiezione presso una prestigiosa location veneziana: «Chissà, magari sarà l'occasione di poter far conoscere di persona i diversi personaggi e di creare una rete di collaborazioni». 
Il documentario, interamente autoprodotto senza fini di lucro, verrà inoltre presentato ad alcuni festival cinematografici ed è già stato richiesto da un’agenzia di viaggi scozzese.

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