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Vola a Cuba, l'agenzia non gli paga il biglietto di ritorno: 67enne fermo per 10 giorni nell'isola

Una vacanza lunga 3 mesi, poi l'intoppo che ha costretto l'uomo, di Mestre, a rimanere nell'isola. Sborsando 700 euro extra e facendo i salti mortali per il rinnovo del visto

È rimasto bloccato all’Avana dieci giorni in più di quanto programmato. E in questo lasso di tempo ha sborsato altri 700 euro per vitto e alloggio e ha dovuto fare i salti mortali per rinnovare il visto appena scaduto, missione riuscita solo grazie al grande lavoro svolto dall’ambasciata. Per M.Z., 67enne pensionato di Marcon, i tre mesi di vacanza a Cuba si sono conclusi con un finale rocambolesco e sgradito. E tutto a causa di un'agenzia viaggia di Mestre, la quale ha prenotato il biglietto di ritorno ma non lo ha pagato, facendo saltare di fatto la transazione.

Un'odissea

Per questo motivo il pensionato si è rivolto allo sportello “vacanza informata” dell’Adico che sta già seguendo una ventina di persone rimaste immischiate negli strani “raggiri” dell’agenzia. M.Z. era partito per Cuba l’11 gennaio da Tessera con lo scopo di farsi una lunga vacanza di tre mesi prendendo il sole e mangiando aragoste. La sua permanenza nell’isola caraibica si è consumata senza intoppi e il 9 aprile il pensionato è andato all’aeroporto dell’Avana per imbarcarsi su un aereo Airfrance. Il volo, però, è stato cancellato e l’uomo, che era in possesso dei biglietti stampati, ha passato una notte in hotel per ripartire il giorno successivo. Il 10 aprile, invece, M.Z. non viene imbarcato sull’aereo perché, come gli spiega il personale di terra, il suo biglietto non era stato pagato. A quel punto l’uomo, che aveva già sborsato tutti i soldi all’agenzia, è rimasto di stucco ma non ha potuto fare altro che raccogliere i bagagli a mano, prendere un taxi e cercarsi un posto dove alloggiare.

Salti mortali per rinnovare il visto

La sua disavventura è durata dieci giorni, durante i quali ha dovuto rinnovare il visto non senza difficoltà ed è rimasto scoperto con l’assicurazione medica. Dopo varie peripezie e molte spese extra, l’agenzia di viaggi mestrina gli ha finalmente fatto un altro biglietto ed M.Z. è tornato in Italia, dopo aver accumulato uno stress tale da rovinargli i benefici della vacanza. "Tramite il nostro ufficio legale - spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico - abbiamo inviato una lettera all’agenzia per richiedere il rimborso di quanto speso in più dal nostro socio a causa della mancata prenotazione del volo di ritorno da Cuba. Naturalmente chiediamo anche i danni da vacanza rovinata perché questo 'intoppo' ha costretto il nostro socio ai salti mortali per sanare la situazione. Resta il fatto che questa agenzia di viaggi è al centro di molti casi che stiamo seguendo e che abbiamo anche segnalato in Procura. Le persone che si sono rivolte a noi hanno subito danni per migliaia di euro e oltretutto si sono rovinate vacanze da sogno. Noi andremo avanti con la nostra battaglia, dato che comunque l’agenzia continua a lavorare. Ci auguriamo che presto a tutte le persone raggirate vengano restituiti i soldi che sono stati di fatto sottratti loro".

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