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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Vidal 120

Nasce il libro che racconta la storia di un’azienda italiana che ha saputo rinnovarsi attraverso le generazioni e adattarsi ai cambiamenti del mercato

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeneziaToday

“La storia della mia famiglia e dell’avventura imprenditoriale, con cui ha attraversato gli ultimi centovent’anni, si definirebbe oggi con il termine abusato di “resilienza”, per indicare la sfida, l’impegno e il senso del mercato che fare impresa significa, oggi non meno di ieri… Ho voluto fortemente riprendere la continuità di questa storia…”. Massimo Vidal l’ha fatto, rilanciando con MAVIVE, di cui è presidente e amministratore delegato, il progetto avviato nel 1900, a Venezia, dal nonno Angelo, sviluppato dal padre Renzo nel segno dell’internazionalizzazione e oggi portato avanti insieme ai figli Marco e Lorenzo.

Nel centoventesimo compleanno l’azienda diventa anche un libro: “Vidal 120”, in uscita l’11 dicembre, a cura di Massimo Orlandini per la casa editrice Lineadacqua. Il volume, 152 pagine, è disponibile nella doppia versione: italiano e inglese progetto grafico è dello studio Tomomot. Lo scopo di questa preziosa produzione editoriale è ricordare un’impresa ‘familiare’ lungimirante, che ha ormai superato il secolo di vita e si prepara ad affrontare nuove sfide: la capacità di adattarsi a un mondo in continua e sempre più rapida evoluzione, di saper cogliere le richieste del mercato, interpretare le nuove sensibilità, prevedere scenari e anticipare i tempi. In questi ultimi anni Mavive ha lavorato molto per ridurre l’impatto ambientale del settore cosmetico e l’eliminazione del packaging superfluo e dell’uso della plastica. I testi di Massimo Orlandini, esperto di heritage aziendale e comunicazione, Luciana Boccardi, scrittrice e giornalista e Andrea di Robilant, giornalista e scrittore e un ricco apparato iconografico sono la trama di questa storia sorprendente.

Il volume, che fa parte di un ampio progetto di studi d’impresa, racconta la storia di un’azienda italiana che ha saputo rinnovarsi attraverso le generazioni e adattarsi ai cambiamenti del mercato. La storia: tutto comincia con l’azzardo di un giovane Angelo Vidal, telegrafista sotto le armi nella sventurata Guerra d’Abissinia, dalla trattoria di famiglia in Campo Santa Maria Mater Domini al primo, minuscolo laboratorio di potassa e lisciva, allestito poco lontano, negli ambienti di Palazzo Mocenigo a San Stae. Ora è sede del Museo del Tessuto e del Costume dove, dal 2013, la Fondazione Musei Civici ripercorre con MAVIVE le rotte delle essenze, dai mercati del Levante all’industria veneziana del sapone e del profumo.

Nel 1912 la fabbrica in terraferma è avamposto del polo chimico di Porto Marghera. È l’orgoglio che aveva Vidal di raccogliere un’antica, prestigiosa tradizione di lavoro. Il salto arriva nel Secondo Dopoguerra con il mitico bagnoschiuma. È l’era del Pino Silvestre e del cavallo bianco, che ha reinventato il Carosello: un case history, non solo italiano, della pubblicità. Nel 1986 il colosso Henkel compra il marchio Vidal e successivamente nasce MAVIVE, Massimo Vidal Venezia. Oggi conta una cinquantina di dipendenti nella sede di Dese e una rete di vendita in oltre novanta Paesi: “…gli spazi - scrive Massimo Vidal - vanno conquistati lavorando meglio degli altri, con un gruppo coeso fatto di collaboratori mai abbastanza ringraziati per il loro apporto e ai quali siamo legati da un sentimento profondo che va dalla riconoscenza all’affetto, direi quasi familiare”.

E’ una storia avvincente, aperta fiduciosamente al futuro. Il libro lo affida alle parole di Marco Vidal, direttore generale: “Sono certo che, nel mondo che si affaccerà alla fine di questa pandemia - con tutto quello che avrà comportato in termini umani, economici e sociali - saranno centrali temi come l’etica del lavoro e la consapevolezza di un consumatore protagonista. La nostra rimarrà sempre un’azienda figlia di un territorio straordinario, tesoro di bellezza che promuove la bellezza e difende il grande e prezioso mondo dell’artigianato, esso stesso patrimonio culturale. Le sfide saranno numerose e complesse, ma sarà necessario affrontarle, avendo sempre ben chiari il nostro passato e il valore aggiunto di questo orizzonte unico, rappresentato da Venezia”. Nel 120esimo è previsto anche un programma di formazione e di creazione di un archivio d’impresa nell’ambito di un bando della Regione Veneto finanziato dal Fondo Sociale Europeo che Mavive ha vinto classificandosi al primo posto.

Il progetto è supportato da autorevoli istituzioni quali OMI – Osservatorio Monografie d’Impresa dell’Università degli Studi di Verona, l’Università degli Studi di Padova, la Camera di Commercio di Venezia, Confindustria Venezia, Cosmetica Italia. Massimo Orlandini opera da oltre trent’anni nel mondo della comunicazione e della pubblicità industriale per conto di grandi case editrici e ha pubblicato diversi volumi sull’argomento. In molti anni di ricerca ha dato vita a una collezione di diverse migliaia di pezzi, unica nel suo genere, riguardante la storia di Mestre, Porto Marghera e la terraferma veneziana. Luciana Boccardi, scrittrice e giornalista, ha scritto di moda per numerosi quotidiani e riviste. Andrea Di Robilant è giornalista e scrittore. Dopo anni come corrispondente dagli Stati Uniti per quotidiani come La Stampa e La Repubblica, oggi vive tra Roma e Venezia.

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