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Zaia: "Le grandi navi non possono star fuori dalla laguna, sarebbe fine della crocieristica"

Lo scrive il governatore del Veneto sulla propria pagina facebook. Sì all'escavazione di canali, ma nel rispetto dell'ambiente

"Togliere in modo definitivo le grandi navi dalla laguna significherebbe perdere tutta la crocieristica e il suo indotto". Lo scrive il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sulla sua pagina facebook, dicendosi contrario a "una soluzione drastica" ma favorevole "a portare fuori dalla Giudecca e dal bacino di San Marco le navi superiori alle 40mila tonnellate, come diceva il decreto Clini Passera del novembre 2011".

Decidere la viabilità

Ora bisogna "decidere quale sia la viabilità dalla bocca di porto alla Marittima" e "la proposta è quella del canale dei Petroli per poi arrivare a Marghera". La crocieristica significa 1,8 milioni di turisti all'anno, quasi 250 milioni di fatturato e un indotto di quattromila persone che ci lavorano, ha spiegato il governatore annunciando di voler difendere le crociere e la portualità. "Dobbiamo scavare fondali, dobbiamo essere competitivi. Se il tema è la decrescita felice noi non ci stiamo, quindi vogliamo l'escavazione dei canali a Venezia, nel rispetto dell'ambiente, vogliamo pensare che Venezia sia un museo a cielo aperto e che sia rispettato, con la programmazione degli arrivi e delle visite, e vogliamo investire nella crocieristica".

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