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Salute

Il fumo quintuplica il rischio di tumore alla vescica, nuovi casi nelle donne

Oltre alle sigarette, le principali cause della diagnosi vanno attribuite a inquinanti ambientali e sostanze sintetiche tossiche

Secondo i dati raccolti dall'associazione italiana registro tumori, sono 57 mila le donne affette da tumore alla vescica (212.000 gli uomini) con nuove diagnosi aumentate dal numero sempre maggiore di donne dedite al fumo. Le fumatrici sono esposte a un rischio di malattia 4-5 volte superiore rispetto alle donne non fumatrici. È proprio il fumo, infatti, una delle principali cause di questa tipologia di tumore insieme a inquinanti ambientali e sostanze sintetiche tossiche. L'astensione dal fumo diventa quindi l'unica forma preventiva per la formazione dei tumori vescicali, anche se per le ex fumatrici, le possibilità di sviluppare la malattia non si spengono prima di 15 anni dallo stop dal fumo. 

A discutere di queste tematiche oltre 2 mila urologi da tutta Italia riuniti al Lido di Venezia per il 92° congresso nazionale della società italiana di urologia che hanno sottolineato come la migliore prevenzione resta l'astensione dal fumo e hanno portato alla luce non solo l'aumento del casi di tumori alla vescica nelle donne ma le difficoltà nella diagnosi precoce che nel trattamento potrebbe fare la differenza. Spesso i campanelli d'allarme come cisti emorragiche e l'aumento della frequenza urinaria vengono sottovalutati. Arrivare prima vuol dire una maggiore qualità di vita per il paziente e poter optare per una cura conservativa al posto di quelle demolitive con l’asportazione dell’organo. Oltre a queste opzioni si stanno sviluppando nuove promettenti possibilità di cura per alcune forme di tumore metastatico trattabili con l'immunoterapia. 

 «Fumo di sigaretta, sostanze derivate da coloranti e vernici, inquinamento ambientale – dichiara Walter Artibani, professore di Urologia e Segretario generale della Società Italiana di Urologia (SIU) – sono tra i principali e noti fattori di rischio del tumore alla vescica. Patologia che, secondo i dati AIRTUM (Associazione Italiana Registro Tumori) coinvolge 260.000 italiani. Il fumo, tra i vari fattori di rischio, resta comunque il prioritario in quanto l'insorgenza del tumore viene sollecitata dal contatto tra i cataboliti della nicotina con l’epitelio di rivestimento delle vie urinarie, l’urotelio».

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