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Pausa cicca

Pausa cicca

A cura di Alessandro Cecconato

Tipologie di reduce dal mercoledì universitario - PAUSA CICCA

Dimmi con che faccia ti presenti la mattina e ti dirò chi sei.

#1 Il paccaro: Si presenta il giovedì bello pimpante che lo vedi che è andato a letto alle undici e mezza nel pieno delle sue facoltà psico-fisiche.

 “Oi ma perché ieri non sei venuto al Verdi alla fine?”

“Nooooooo! C’era una festa al Verdi? Cazzo non lo sapevo! Com’era?”

“Mah niente di che però c’era il buffet gratis abbiamo mangiato come animali e poi siamo andati in discoteca. Cri ha anche buttato la sarda con una ma poi ha scoperto che faceva filosofia e l’ha bidonata subito per non avere rogne.”

“Che peccato non essere venuto, non mi ricordavo fosse ieri che dovevamo trovarci! Alla prossima ci sono sicuro.”

Il mercoledì successivo il paccaro non c’è, non c’è mai stato e non ci sarà mai: il numero di messaggi che sostiene non gli siano mai arrivati fa rimpiangere i tempi in cui i piccioni viaggiatori rappresentavano una certezza, nonne e zie guadagnano l’immortalità a forza di esser date per morte. Poi viene fuori che il mercoledì ha l’appuntamento fisso con Le Tre Rose di Eva, e lo perdoni… Perché non sa quel che fa.

#2 Quello che ci è rimasto sotto: E’ l’eroe del mercoledì sera, colui che si sacrifica per il divertimento altrui, l’oggetto di scherzi di cui la mattina dopo non ricorda nulla. Ci pensano gli amici che l’hanno fotografato mentre dialogava appassionatamente con oggetti inanimati.

 Ne esistono di tre tipi: 

a.Quello che ci è rimasto sotto lv.1: La mattina riesce a presentarsi in aula. Ci arriva con le sue gambe benchè faccia molta fatica a gestirle nel modo corretto. Si è ridotto abbastanza male da passare la notte disteso da qualche parte ma eliminate le sostanze in eccesso preserva ricordi – sfocati – della serata e il fulmine al cervello con cui si sveglia gli fa ripromettere di essere più moderato la volta successiva. Lo si riconosce dall’ondeggiamento incontrollato della testa.

b.Quello che ci è rimasto sotto lv2 (altrimenti noto come Sasuke): Arriva a lezione in ritardo. Nel corso della serata ha subito più flash di Clooney al matrimonio e ha bevuto per dimenticare diverse delusioni amorose insieme. Entra in aula, non saluta nessuno sbatte lo zaino e si addormenta sul banco. Ti descrive la cirrosi epatica più come un traguardo che come una malattia e l’occhio con sharingan ipnotico allegato fa intendere che è stato il mischiare le cose ad averlo fregato.

c.Quello che ci è rimasto sotto lv3: Non si presenta in aula, non si presenta da nessuna parte. Se è fortunato si sveglia dopo 16 ore di sonno in casa di sconosciuti ma almeno nella stessa provincia in cui ha iniziato a bere. Lo danno per disperso compagni e coinquilini che di solito ricevono il primo messaggio rassicurante alle cinque del pomeriggio. Nel corso della notte ha perso numerosi neuroni e almeno un capo d’abbigliamento. Quando gli chiedi come è andata la serata si limita a scuotere la testa.

#3: Quello con il fisico: Non è che potevamo nascere tutti con il metabolismo di Capitan America. Ce n’è uno a compagnia. Beve come una spugna, finisce tutto quanto i suoi amici non riescono più a buttare giù ma resta in piedi. Se c’è bisogno di lui ricopre anche il ruolo di mamma chioccia; alle superiori era quello che si sedeva davanti con vostro padre e lo intratteneva mentre voi collassavate sui sedili posteriori.

“Ma perché non parlano? Stanno male?”

“No si figuri è che c’hanno un po’ di mal di testa.”

“Tutti?”

“No vabbè ma sa che Giacomo non parla mai più di tanto.”

#4 la matricola esaltata: La mattina dopo è carica come la vigilia di Natale. “Cioè ragazzi, voi mi state dicendo che qui ci si spacca in mezzo alla settimana? Pazzesco!” La sera prima era rimasta un po’ in disparte dal momento che il suo super-io non concepiva l’ebrezza infrasettimanale, che fino a due mesi fa al giovedì mattina c’aveva puntuale versione di latino. Superata la diffidenza iniziale sente il dovere di recuperare i mercoledì universitari perduti e si dà agli eccessi scalando in un soffio la gerarchia fino a “quello che ci è rimasto sotto lv3”. La riconduce alla moderazione l’ansia pre-esame.

 “Al liceo me la spassavo di più”. MA VA?

#5 il secchione vero: “Ieri sera che hai fatto Davide?”

“Boh solito perché?”

“Niente mercoledì universitario?”

“Mercoledì che?”

#6 il fuori classe: Nella pubblicità dell’Enel di qualche anno fa c’era un vecchietto che diceva “ho visto più albe che tramonti”. Era lui e le ha viste tutte in after. LA Vodka si compra, l’esperienza si guadagna. 

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