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A cura di Gianluca Anoè

"Calle del Buso", principio dell'itinerario del sesso di Venezia

"Calle del Buso", ci siete mai passati? Si incontra passeggiando per Venezia in direzione Canal Grande, giungendo da Campo San Bartolomeo. Vi siete mai chiesti il perché di questo nome insolito? Probabilmente no, perché negli anni ha cambiato nome, ed è divenuta l'odierna Calle del Fontego dei Tedeschi.

Se siete di natura maliziosa, e avete pensato ad un "certo" tipo di buco, non avete certo sbagliato la vostra interpretazione.

Il "buso" che dava il nome alla calle, infatti, si riferisce proprio all'organo genitale femminile. Nulla di strano, se si guarda un po' indietro, nella storia dela città lagunare. Venezia, terra di commercianti, porto in cui confluivano merci e persone da ogni parte del Mediterraneo, infatti, era conosciuta anche per le proprie bellezze. Non quelle architettoniche o artistiche, ma quelle in carne ed ossa.

Proprio da "Calle del Buso" si aprova quello che si potrebbe definire l'itinerario del sesso, che permetteva agli abitanti della laguna e ai molti avventurieri di immergersi nei piaceri della città, tra cui le "grazie" di cortigiane e prostitute.

"Calle del Buso", principio dell'itinerario del sesso di Venezia

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