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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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A cura di Gianluca Anoè

La storia del fantasma rosso dei giardini della Biennale di Venezia

Una storia di fantasmi che ha del singolare. Tutto ebbe inizio nel 1921, quindi non troppi anni fa, quando Vinicio Salvi, come ogni settimana si recava vicino ai giardini della Biennale per raccogliere lumache. Una prassi per lui, interrotta, un giorno, da un im provviso strattone che lo fece cadere a terra, proprio in prossimità della statua di Garibaldi.

I suoi amici lo schernirono , dandogli dell'ubriacone, quando affermò di aver visto un'ombra rossa dileguarsi. Ma quella stessa ombra rossa venne vista, poco tempo dopo, anche da una coppietta e da un pescatore, che ne rimediò un bel bernoccolo. I residenti cominciarono quindi ad insospettirsi e ad avere paura, ragion per cui istituirono una ronda notturna: una sera, non poterono credere ai loro occhi quando videro l'ombra rossa proprio vicino alla statua dell'eroe dei due mondi.

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Nella folla, una persona riuscì a distinguere, nell'ombra rossa, i connotati di Giuseppe Zolli, che prese parte alla spedizione dei Mille e giurò fedeltà e protezione al suo "vate". Da allora, dietro alla statua di Garibaldi ne venne collocata anche una intitolata proprio a Zolli, che non dovette più manifestarsi come spirito per proteggere il proprio condottiero.

La storia del fantasma rosso dei giardini della Biennale di Venezia

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