Non è uno qualsiasi Antonio Bigai, per tutti Toni. Quello che lo contraddistingue è un amore irrefrenabile per le viti e per il buon vino, coltivato sin dagli studi, quando si diplomò in Agraria ed Enologia, nel 1985. Poi una vita dedicata (quasi) interamente alla produzione del vino, nella tenuta di famiglia in Lison, "A Mi Manera", che sta raggiungendo risultati di riguardo.

E per rendere note ai più, cultori del buon vino e semplici curiosi, Toni ha partecipato ad una serata all'insegna dei grandi vini, all'enoteca Enoficina di Mestre, in via dell'Essicatoio. Si è dedicato con passione al riassunto della qualità dei suoi vini, proponendo differenti degustazioni, di tre "coraggiose" qualità. Il Geniale Malvasia "A Mi Manera", che gioca sull'assemblaggio delle uve Tocai Chardonnay Malvasia d’Istria Picolit dal carattere unico e universale, perfettamente equilibrato; il Merlot rosso, frutto di un uvaggio di Merlot sovramaturato, Cabernet Sauvignon e Franconia. Affinato in parte in piccoli carati di rovere e in parte in vasca d’acciaio, rinnova sapori di un tempo, mantenendo l’equilibrio come protagonista. I suoi profumi esprimono virile eleganza e  armonia. E infinr il Pinot nero, nuova produzione che affonda le radici negli insegnamenti di mio padre, che sapeva caratterizzare questo vino, nobile con la consolidata maestria dei modi artigianali; ove il sapore di marasca era imminente, in un ricco sottobosco di bacche e fruttate suggestioni. 

Tutte le degustazioni sono state accompagnate da piatti tipici proposti da Raoul Longo figlio d'arte ed esperto enologo, gestore di Enoficina. Cicchetti e proposte gastronomiche dal repertorio dei prodotti tipici locali e della tradizione di casa nostra. E alla fine della serata una standing ovation dei numerosi ospiti saluta il maestro Toni Bigai.