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Mercoledì, 17 Aprile 2024
ViviVenezia

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A cura di Gianluca Anoè

"Ziogar a le sconte", il gioco veneziano giunto fino ai giorni nostri, ovvero...

Sono tanti i giochi della tradizione che si sono tramandati fino ai giorni nostri. Certo, forse per l'avanzare della tecnologia, forse perché i bambini di oggi sono un po' più esigenti di quelli di una volta (e non potrebbe essere differentemente visti i tempi che corrono), son ben pochi quelli che continuano ad aver mordente e ad essere apprezzati. Tra questi sicuramente figura anche "Ziogar a le sconte". Detto così, per i più giovani, potrebbe non significare nulla, ma in realtà si tratta di un gioco da fare all'aria aperta che è un vero e proprio must in assenza di qualsiasi tipo di cosa "materiale".

Spieghiamo un attimo in cosa consiste: si fa una conta all'inizio del gioco, e fin qui nulla di strano. Al bambino che deve star soto "stare sotto", viene imposto di contare, fino ad un numero imprecisato, che viene stabilito all'inizio del gioco. Ad occhi chiusi. Nel frattempo gli altri bambini si devono nascondere nel posto più sicuro, per non essere beccati. Vi dice nulla fin qui?

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(credits: randomaze)

A questo punto, dopo aver finito la conta, il bambino deve cominciare ad andare in cerca dei propri amici, individuando dove si trovano e poi correndo alla tana (ovvero il luogo dove ha contato) e gridare "Mea" seguito dal nome del bambino individuato. Tutti gli altri concorrenti ancora in gioco, dovranno raggiungere la tana e "liberarsi", gridando "Mea per me", anticipando, ovviamente, "chi sta sotto". E l'ultimo giocatore in gara, con il suo "Mea libera tutti", può, di fatto, liberare tutti i concorrenti. Vi ricorda forse qualcosa?

"Ziogar a le sconte", il gioco veneziano giunto fino ai giorni nostri, ovvero...

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