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Cronaca

Controlli al porto, arrestato con 15 chili di marijuana nel bagagliaio

Arrivava dalla Grecia e diceva di essere uno "stimato professionista", ma le sue risposte non hanno convinto gli uomini delle fiamme gialle

Arriva dalla Grecia con la sua automobile, ma nascosto nel bagagliaio aveva un carico ben più scottante di un paio di valige. I finanzieri ed i funzionari dell'ufficio delle dogane di Venezia, durante i controlli di routine al porto, hanno infatti fermato uno straniero che viaggiava con ben 15 chili di marijuana nascosti nel vano della ruota di scorta.

INDIVIDUO SOSPETTO – L’uomo, un 31enne albanese, viaggiava a bordo di una berlina, una Opel Signum 2.2, ed aveva dichiarato ai militari di essere un affermato professionista diretto alla volta di Stoccarda, in Germania, per concludere affari per conto di un suo importante cliente. I finanzieri hanno però notato che il “professionista” viaggiava senza bagagli, appariva nervoso e cercava di eludere le domande delle autorità e hanno quindi deciso di estendere i controlli anche alla vettura e ai documenti.

IL NASCONDIGLIO – I militari delle fiamme gialle hanno così scoperto all'interno del bagagliaio, nell’alloggio per la ruota di scorta, un congegno per l’apertura automatica di un vano nascosto. All'interno del doppiofondo i finanzieri hanno trovato 15,6 chili di marijuana, divisi in 27 panetti di varie dimensioni. Se immessa sul mercato la droga avrebbe potuto fruttare circa 130mila euro. Gli involti erano ricoperti di aromi al pepe, per cercare di ingannare il fiuto dei cani antidroga, ma lo stratagemma non è servito. Ora l'albanese è stato arrestato con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti e le indagini continuano per identificare altri possibili soggetti coinvolti.

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