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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Scuole paritarie, campane all'unisono per la sopravvivenza

La Regione avrebbe riconfermato i fondi stanziati lo scorso anno, ma la preoccupazione resta. Giornata di mobilitazione prevista per giovedì

Nonostante una legge vecchia 14 anni ad oggi "non c’è ombra di parità scolastica": questa la dura denuncia del presidente regionale Fism Stefano Cecchin, che rinnova il richiamo alla mobilitazione delle scuole paritarie del Veneto per l'ottenimento dei fondi promessi dalla Regione.

La Federazione Italiana Scuole Materne del Veneto fa sapere che giovedì 20 novembre, giornata mondiale dei diritti del bambino, ha indetto una giornata di mobilitazione delle scuole materne paritarie. Anche se la Regione ha detto che i soldi arretrati arriveranno. Tra le proposte lanciate, la visita di una delegazione di ogni scuola dal sindaco, una straordinaria “prova di evacuazione” dei bambini con l'invito alle parrocchie a suonare le campane e ad attuare azioni di sensibilizzazione attraverso i fogli parrocchiali e nelle messe. La Fism inoltre incontrerà il Prefetto di Venezia e consegnerà un appello per il governo.

Martedì 11 novembre l’assessore regionale Davide Bendinelli ha confermato che i contributi alle scuole dell’infanzia paritarie e ai nidi per l’anno 2014 sono confermati negli stessi importi già assegnati nel 2013: quindi 21 milioni di euro per le scuole dell’infanzia e 21 milioni per i nidi pubblici e privati. L’assessore Bendinelli ha assicurato che entro il mese saranno effettuati i pagamenti. Ma per il 2015 la legge di stabilità prevede un taglio ai contributi delle paritarie, che da 498 milioni  dovrebbe scendere a 478 milioni.

«Siamo perciò intenzionati a proseguire nella nostra mobilitazione – conclude Cecchin - perché il problema di fondo rimane: non c’è ombra di parità scolastica, quindi di equità, quindi di riconoscimento del ruolo sussidiario delle scuole dell’infanzia paritarie».

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