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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Quarantuno anni fa fu ucciso Giuseppe Taliercio: oggi la commemorazione

La cerimonia, alla presenza delle istituzioni e delle forze dell'ordine, si è svolta nel luogo dove fu trovato il corpo senza vita dello storico dirigente dello stabilimento petrolchimico della Montedison

Era il 5 luglio del 1981 quando Giuseppe Taliercio fu ucciso a Marghera dalle Brigate Rosse. Il Comune di Venezia ha voluto commemorare oggi il tragico assassinio per mano dei terroristi dello storico dirigente dello stabilimento petrolchimico della Montedison. La cerimonia per il 41° anniversario si è svolta questa mattina nel punto in cui il corpo fu ritrovato, in via Pasini all'angolo con via Bottenigo, alla presenza delle autorità. Insieme agli assessori ai Rapporti con le Municipalità Renato Boraso e alla Sicurezza Elisabetta Pesce, erano infatti presenti i presidenti delle Municipalità di Mestre Carpenedo Raffaele Pasqualetto e quello della Municipalità di Marghera Teodoro Marolo. 

Don Luciano Degan, sacerdote della parrocchia Gesù Divino Lavoratore di Marghera, ha officiato la cerimonia con preghiere e benedizione ai partecipanti e leggendo alcune parole della defunta Gabriella Magnani, vedova Taliercio. «Io e i miei figli abbiamo perdonato gli assassini di Pino nonostante tutto l'odio che hanno manifestato. La strada dell'amore, della bontà e della non violenza è l'unica che Giuseppe ci abbia insegnato». È stata poi deposta una corona sulla targa in ricordo di Giuseppe Taliercio. 

«La presenza delle istituzioni indica la tensione emotiva rispetto a queste vicende, tutt'altro che retorica, - ha detto l'assessore Renato Boraso - Continuiamo a essere presenti anche al ricordo degli omicidi di Sergio Gori e Alfredo Albanese. Le testimonianze di ciò che hanno vissuto sembrano incredibili e invece dobbiamo fare in modo che la memoria di chi senza colpa ha sacrificato la propria vita, magari svolgendo il proprio lavoro, non si perda nell'oblio. Omicidi che hanno colpito tutto il Paese per i quali dovrebbero arrivare doverose scuse, anche a distanza di tanti anni».

Al rito commemorativo hanno presenziato anche il vice prefetto di Venezia Sebastiano Cento e il vicario della questura Eugenio Vomiero, oltre a varie delegazioni di forze militari ed esponenti della società civile: guardia di finanza, carabinieri, corpo degli Alpini e marina. Con loro, tra gli altri, anche alcuni amici ed ex colleghi della Montedison, alcuni membri dell'associazione Bersaglieri "Vianello".

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