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Cronaca

Quasi 600 milioni di euro per le piccole e medie imprese: il piano della Regione

Il progetto è stato presentato questa mattina dagli assessori Marcato e Forcolin. Previsti 320 milioni da bilancio e 270 da banche e imprese

Un piano da 590 milioni per le imprese, che porterà la Regione a una movimentazione di circa 1,4 miliardi di euro. È quello presentato questa mattina dagli assessori allo Sviluppo economico Roberto Marcato e al Bilancio Gianluca Forcolin, nel corso del consueto punto stampa del presidente della Regione Luca Zaia dalla sede della protezione civile di Marghera. Di questi fondi, 320 provengono dal bilancio regionale, 270 saranno invece risorse attivate da terzi, banche e imprese. Si tratta di un piano che andrà in aiuto alle imprese, «un piano chirurgico - ha sottolineato Marcato - che va ad intercettare le aree di maggior difficoltà, ossia le aziende costrette alla chiusura dal decreto del Governo. Le aziende, ma anche artigiani e liberi professionisti potranno richiedere i contributi a fondo perduto accedendo ai bandi che saranno aperti prossimamente dalla Regione.

Come saranno ripartiti i fondi

I destinatari sono le piccole e media imprese, 13mila in tutto, che costituiscono il 97% delle imprese venete (con un numero di dipendenti inferiori alle 10 unità). Il piano prevede contributi a fondo perduto per 110 milioni di euro per i settori più colpiti (20 milioni entro la prima metà di giugno), che verranno distribuiti in tranche da 2 a 3700 euro; sono previsti un totale di 9 milioni per il supporto di investimenti, fino a 250mila euro per i distretti del commercio e fino a un massimo di 7mila per i luoghi del commercio. Ancora, sono previsti contributi per la digitalizzazione fino a 3 milioni (fino a 34mila euro per ciascuna impresa), e un fondo di 47 milioni per sostenere le PMI in emergenza, che sarà gestito dalla Regione con la collaborazione delle camere di commercio. Previsti fondi anche per l'industria 4.0 e le Reti Innovative Regionali: 20 milioni per progetti riconvertiti in chiave antiCovid.

«Non si piuò paragonare il nostro piano con quello di Regioni a statuto speciale, - ha detto Marcato - che hanno risorse ben differenti, o con quello di altre regioni che hanno avuto risorse e che solo oggi le stanno dando a pioggia a fondo perduto. Il nostro piano nasce dalla collaborazione strettissima con le categorie economiche, sindacati e Cgia di Mestre. Con le risorse che siamo riusciti a mettere in campo, diamo sfogo alle richieste del territorio».

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