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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Donà di Piave

Abbandono e amianto, la caserma di San Donà inadatta per i profughi

La struttura Tombolan-Fava è stata visitata lunedì mattina dal prefetto Domenico Cuttaia. Dismessa da 15 anni, è ormai in grave stato di abbandono

Caserma Tombolan-Fava allo stato attuale inutilizzabile per l’accoglienza di profughi. È questo, in sintesi, il responso del sopralluogo effettuato lunedì mattina dal prefetto Domenico Cuttaia sulla struttura di San Donà di Piave, dismessa da ormai circa 15 anni. Al sopralluogo la Prefettura ha convocato, oltre all’amministrazione comunale, anche rappresentanti dell’agenzia del demanio, cui appartiene la struttura, della Ulss 10, dei carabinieri, dei vigili del fuoco, oltre a un ufficiale che aveva prestato servizio nella caserma quando ospitava il 5° Reggimento Missili.

La struttura, di circa 87mila metri quadri di superficie di cui 12mila coperti, si presenta in stato di gravissimo abbandono e in buona parte occupata da vegetazione.  Evidenti i segni di vandalismi e spoliazioni subiti nel periodo intercorso dalla sua chiusura. «La struttura non è stata giudicata in condizioni di accogliere profughi – riferisce il sindaco di San Donà, Andrea Cereser – Sono completamente assenti fognature e condotte dell’acqua efficienti, necessarie anche per una sistemazione, e non ci sono le condizioni per interventi così ampi di ristrutturazione in situazione di emergenza. L’abbondante presenza di amianto nelle coperture e, in genere, negli edifici, renderebbe complessa la messa a norma della struttura anche in una prospettiva di lungo periodo».

Scartata anche questa possibilità, continua il compito della Prefettura di trovare ambienti adatti a ospitare i migranti sbarcati sulle coste della Sicilia nelle scorse settimane, una quota dei quali è assegnata al Veneto e alla provincia di Venezia. Si fa sempre più pressante la necessità di individuare i luoghi dell'accoglienza, mentre Cuttaia nei giorni scorsi ha scritto nuovamente ai sindaci chiedendo di dare ognuno il proprio contributo per l'ospitalità nel proprio territorio di competenza: a San Donà era stata presa in considerazione la Tombolan-Fava, evidentemente bisognerà rivolgersi altrove.

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