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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Marcon

Vuole togliere due servizi Sky, ne aggiungono un terzo a pagamento

Un cittadino di Marcon quando ha deciso di non pagare per i servizi che non voleva più si è visto togliere in toto la linea dalla pay-tv per due volte

Chiede la disdetta di due pacchetti non più graditi associati al suo abbonamento Sky, e non solo la sua richiesta non viene soddisfatta, ma gli viene messa in conto una terza opzione spacciata come una promo mensile gratuita, invece della durata di 12 mesi, a pagamento. Questo il racconto fornito da S.B., di Marcon, ad Adico, associazione mestrina a difesa dei consumatori: "Siamo di fronte a colossi che agiscono impuniti e indisturbati forti di una posizione di monopolio inscalfibile – spiega il presidente di Adico, Carlo Garofolini - In questo caso un utente è stato costretto a pagare anche opzioni di cui aveva chiesto la disattivazione pur di mantenere la linea attiva".

A gennaio 2012 l'utente Sky chiede la disattivazione dei pacchetti “Bambini” e “Musica” al servizio clienti, che gli assicura che l'operazione sarebbe stata effettuata entro il mese di marzo. Ciò non avviene, e a metà marzo il signor B. richiama Sky sollecitando la disattivazione; nel corso di quella telefonata l’operatore lo rassicura sul fatto che la sua richiesta verrà evasa, e lo convince ad attivare una nuova opzione illustrandogliela come una promozione della durata di un mese e gratuita. Il consumatore accetta, ma alla fattura successiva ecco la brutta notizia: non solo i due pacchetti non voluti sono ancora attivi e vengono messi in pagamento, ma pure il terzo pacchetto risulta essere un’opzione a pagamento della durata di un mese, e pure quella, finiti i 30 giorni di prova gratuita, viene inserita in fattura.

A quel punto il consumatore veneziano si rivolge ad Adico per capire come muoversi: a giugno dall’ufficio legale parte una lettera di diffida nella quale si chiede la disattivazione dei pacchetti “incriminati” e il rimborso delle somme pagate per questi servizio non voluti. Ma dato che Sky non risponde e anzi continua a fatturare l’intero importo al cliente, ecco la decisione dell’utente di sospendere il pagamento per la parte relativa ai servizi non desiderati. A quel punto Sky non usa mezze misure e disattiva in toto la linea della pay-tv al consumatore. Il disservizio si ripete due volte, e per due volte S.B. paga 25,80 euro per la riattivazione della tv satellitare. Nel frattempo Adico diffida nuovamente Sky ma il consumatore intanto ha pagato l’intero importo arretrato pur di poter avere ancora il servizio di pay-tv.

"La mancanza di concorrenza nel settore delle pay-tv, e quindi di alternative per il consumatore, crea problemi di ogni tipo – commenta ancora il presidente di Adico, Garofolini – chiediamo quindi che l’autorità garante della concorrenza e del mercato continui a vigilare sull’operato di queste aziende. Adico è disponibile a raccogliere segnalazioni e denunce da tutta Italia e a farsi portavoce con l’Autorità alla ricerca di giustizia per i consumatori".

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