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Cronaca

Verso il prolungamento degli abbonamenti del trasporto pubblico non usufruiti

Numerose le richieste da parte dei pendolari. L'assessore regionale De Berti ha assicurato che la regione si è subito attivata a livello nazionale per tutelare gli utenti

«Desidero rassicurare tutti i cittadini e soprattutto i pendolari che in questo momento chiedono informazioni sul riutilizzo o il rimborso degli abbonamenti del trasporto pubblico locale, ferroviari, su gomma e di navigazione, non utilizzati a causa delle chiusure delle attività lavorative e delle scuole disposte per far fronte all’emergenza Covid-19, che la Regione del Veneto si è attivata subito con il governo nazionale per chiedere l’adozione di una legge che tuteli gli interessi dell’utenza e riconosca la mancata fruizione dei servizi già pagati». È questa la risposta dell’assessore regionale ai trasporti, Elisa De Berti, alle domande dei pendolari che chiedono chiarimenti e informazioni sulla possibilità di recuperare le spese per gli abbonamenti non utilizzati per le limitazioni conseguenti al diffondersi della pandemia.

Lo stanziamento richiesto in prima battuta dalle regioni per equilibrare i bilanci delle aziende di trasporto pubblico locale, causa le mancate entratd dei biglietti e per prorogare la validità dei titoli di viaggio, ammonta a livello nazionale a 600 milioni di euro. «Se, come auspichiamo, la legge sarà varata nei prossimi giorni, - prosegue De Berti - visto anche l’unanime posizione in tal senso di tutte le regioni italiane, comunicheremo diffusamente come procedere, invitando sin d’ora gli interessati a conservare i titoli di viaggio e a non inoltrare oggi richieste alla regione».

«Sebbene la decisione circa i rimborsi e la sospensione della validità dei vari titoli di viaggio sia materia attinente il rapporto contrattuale fra vettore e clienti e che pertanto la regione non sia direttamente coinvolta, - conclude De Berti - riteniamo opportuno garantire la massima uniformità possibile sul territorio nazionale, al fine di evitare che gli utenti abbiano risposte differenti a seconda della regione in cui risiedono. La soluzione più immediata e ammissibile appare quella del prolungamento degli abbonamenti per la parte residua di validità».

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