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Cronaca

Accordo Ca' Foscari-Politecnico Losanna, nasce centro ricerca avanzata

Si chiama Joint Research Center for Digital Humanities and Future Cities in Venice, con sede presso il Telecom Italia Future Centre. Ospiterà attività di formazione, laboratori specializzati, team di progetto interdisciplinari

Si chiama Joint Research Center for Digital Humanities and Future Cities in Venice, ed è il Centro di ricerca avanzata che ha sede presso il Telecom Italia Future Centre di Venezia e ospiterà attività di formazione, laboratori specializzati, team di progetto interdisciplinari. Il progetto nasce dalla collaborazione tra l'Università Cà Foscari Venezia e il Politecnico di Losanna, entrambe attive sull'unione tra 'computer science' e discipline umanistiche, affiancate da Telecom Italia che metterà a disposizione il proprio know how tecnologico e di servizio su specifici progetti di ricerca e sviluppo. L'accordo è stato firmato dal Rettore di Cà Foscari Carlo Carraro e dai presidente del Politecnico Patrick Aebischer, alla presenza del ministro dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, Francesco Profumo, e dell'Ad di teelcom Italia, Franco Bernabé.

"L'iniziativa di oggi - spiega Profumo - ha l'obiettivo di creare la 'catena' che parte dalla formazione e che arriva ad un nuovo modello di sviluppo. Naturalmente in un settore che è quello di valorizzare il patrimonio culturale di Venezia, come modello, utilizzando le nuove tecnologie perché questo diventi fruibile, e creando le condizioni perché, partendo dalla formazione di nuove professionalità strettamente connesse alla ricerca, possa determinare un processo di innovazione e un processo di sviluppo. Il fatto che ci sono già due start up in questo settore è molto significativo". Le competenze tecnologiche d'avanguardia della scuola svizzera si incontrano così con quelle veneziane delle humanities abbinate all'informatica: un'opportunità di studio e sviluppo di progetti innovativi per giovani ricercatori, un incubatore di ricerca e di formazione avanzata a Venezia, per creare un ambiente di studio internazionale e innovativo. Il Centro, grazie alla collaborazione ed il know how tecnologico di Telecom Italia, primo partner industriale, si avvantaggerà dell' innovation technology più avanzata per esplorare il passato e il presente di Venezia.

Per Bernabé "le risorse artistiche e culturali sono un elemento fondamentale per il rilancio dell' economia italiana ed un uso intelligente del digitale può contribuire alla loro piena valorizzazione. Vorremmo che Venezia, oltre ad essere un'incredibile patrimonio artistico ed ambientale diventasse anche una città pilota per le modalità di fruizione, racconto, studio delle risorse artistiche". "I progetti che il Laboratorio svilupperà, alcuni dei quali sono candidati al finanziamento dell'European Research Council, osseerva Carraro - potranno diventare un punto d'incontro tra aree finora lontane degli studi, ma decisamente promettenti per una nuova valorizzazione del nostro cultural heritage".

Tra i primi progetti che saranno sviluppati ci saranno quelli dedicati alle nuove modalità di fruizione dei contenuti artistici e culturali, la digitalizzazione degli archivi e il relativo content engineering, la governance dei sistemi urbani e le smart cities viste dal punto di vista dei beni artistici e culturali. "La digitalizzazione degli archivi, nuovi sviluppi nella tecnologia dei sensori e la diffusione capillare dei dispositivi mobili ed 'embedded' - afferma Aebischer - sono solo alcuni esempi di come la tecnologia attuale possa trasformare le collaborazioni tra discipline umane e scientifiche per creare un modello virtuale di Venezia".
(ANSA)

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