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Cronaca

Porto e guardia di finanza, accordo per il corretto impiego dei fondi del Pnrr

Gli enti beneficiari dei fondi avranno un "canale" apposito per comunicare eventuali irregolarità

L'Autorità portuale e la guardia di finanza di Venezia hanno siglato un protocollo d’intesa che punta a garantire correttezza e trasparenza nell’utilizzo dei fondi del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza. A sottoscrivere il documento sono stati il presidente Fulvio Lino Di Blasio e il generale di brigata Giovanni Salerno.

Obiettivo dell’intesa, spiegano i promotori, è «rafforzare la prevenzione e il contrasto rispetto alle violazioni in danno degli interessi economico-finanziari dell’Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali connesse alle misure di sostegno e ai finanziamenti del Pnrr, con particolare riguardo ai casi di frodi, corruzione, conflitti di interesse e duplicazione delle erogazioni».

In concreto, sulla base di autonome valutazioni del rischio frode, gli enti comunicheranno alla Finanza informazioni ritenute rilevanti per la repressione di irregolarità, frodi e abusi di cui siano venuti a conoscenza in qualità di soggetti beneficiari o attuatori dei vari progetti ammessi ai finanziamenti. La guardia di finanza, per quanto di propria competenza, avvierà approfondimenti specifici per verificare il corretto utilizzo dei fondi.

«L’intesa - spiega Di Blasio - espande e rafforza una collaborazione già esistente. Il Pnrr rappresenta un’occasione unica di rilancio dell’economia portuale e di efficientamento ma è necessario che i flussi finanziari siano monitorati con attenzione, a tutela dei contribuenti e delle aziende oneste». Mentre per il comandante Salerno, «la stipula sottolinea la fondamentale importanza che le sinergie tra istituzioni, soprattutto a livello locale, possono assumere poiché, proprio attraverso l’attuazione di una pronta ed efficace rete di relazioni operative, sarà possibile acquisire tempestivamente qualificati elementi sintomatici del rischio di frode».

La durata del protocollo è prevista fino al completamento del Pnrr e, comunque, non oltre la fine del 2026.

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