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Cronaca San Marco

Acqua alta in piazza San Marco, ma la Basilica resta all'asciutto

Già in funzione le barriere di vetro a protezione della chiesa. Domenica si è verificato un picco di circa 95 centimetri

Venezia è stata interessata questa mattina, domenica 6 novembre, da una modesta punta di acqua alta: la massima registrata alle 9.35 è di 102 centimetri sul medio mare alle bocche di porto, 95 centimetri in città. Il Mose non è entrato in funzione, come previsto dal protocollo per le misure sotto il metro. A risentire del fenomeno è stata solo piazza San Marco, la zona più bassa della città, dove l'acqua ha raggiunto quote tra i 10 e i 20 centimetri dal suolo.

La Basilica, invece, è rimasta all'asciutto grazie alle nuove barriere in vetro trasparente installate attorno al perimetro della chiesa, che impediscono l'ingresso della marea. La struttura (che è provvisoria) non è ancora stata inaugurata ma di fatto è già funzionante: oggi, per la prima volta, ha protetto dagli allagamenti lo storico e delicato edificio, tra i simboli della città e tra quelli più soggetti ai danni delle acque alte. I lavori di installazione delle lastre, che si stanno concludendo definitivamente in questi giorni, sono durati poco più di un anno.

Diversa la situazione nei giorni scorsi: venerdì e sabato il Centro comunale aveva previsto maree di livello molto sostenuto e di conseguenza è stato attivato il Mose, che ha mantenuto tutta la città all'asciutto. Sempre in tema di sicurezza idraulica, nei prossimi giorni è atteso l'avvio dei cantieri per l'impermeabilizzazione dell'intera insula di San Marco, un progetto "diffuso" che prevede il restauro dei cunicoli sotterranei, l'installazione di valvole e il rialzo di alcuni tratti di riva: il primo stralcio di un intervento complessivo che alla fine garantirà una protezione di tutta la zona dagli allagamenti.

Quella della basilica protetta è «una bellissima notizia», scrive l'assessore allo sviluppo economico Simone Venturini: «Le barriere di cristallo - spiega - non hanno permesso all'acqua di allagare i suoi preziosi mosaici. Il picco di marea non era così alto da far alzare il Mose, ma la Basilica si sarebbe comunque riempita d'acqua, oggi invece è al sicuro grazie a queste barriere. È un passo importante per la salvaguardia della nostra città, ora bisogna accelerare con la realizzazione delle opere definitive e complementari al Mose».

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