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Cronaca

Avm: «Superare il limite del 50% a bordo dei mezzi»

I sindacati: «Potenziare le corse, i problemi di ordine pubblico stanno portando i lavoratori all'esasperazione». Azienda e prefetto: «Con la ripresa progressiva, soprattutto negli spazi aperti, si può pensare a una deroga delle restrizioni»

«La capienza imposta al 50% a bordo dei mezzi del trasporto locale è difficile da sostenere in questo momento». Lo pensa l'azienda Avm ma anche i sindacati e l'apparato di pubblica sicurezza. Se le parti sociali sono tornate a invocare un potenziamento dei mezzi anche in vista del progressivo rientro alla normalità e superamento del coprifuoco, Avm ha scritto alla Regione per aumentare la capienza. «Dispiace dirlo, ma il governo nel progressivo allentamento delle restrizioni si è dimenticato della capienza sui mezzi», ha detto ieri il segretario provinciale della Filt Cgil Valter Novembrini in conferenza con le altre sigle Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Aft, Faisa Cisal Venezia e Usb. «Il mancato rispetto del 50% è un fatto che si ripete quotidianamente - continua - il livello di esasperazione sta passando il limite. Azienda e amministrazione non gestiscono la situazione». I sindacati annunciano un passaggio al prefetto, cosa che Avm ha già provveduto a fare. 

Appena confermato dal premier Draghi l’allentamento delle misure anti Covid, il direttore del gruppo Giovanni Seno ha scritto: «vista la peculiarità delle imbarcazioni con grandi spazi all'aperto e il numero limitato di quelle utilizzabili in acqua per la conformazione dei luoghi, si chiede di valutare una deroga al limite di capienza per il trasporto acqueo e di inoltrare la richiesta al competente organo nazionale». Se il limite da 50 va all'80%, spiega l'azienda, un vaporetto passa da 110 a 176 persone, e un motoscafo da 90 a 140. I sindacati puntano il dito anche contro gli orari estivi che dovrebbero entrare in vigore sabato 22 maggio. «Le linee 1, 2, 4.1 e 5.1 restano quelle dell'inverno 2019, cioè quelle della fascia arancione - commenta Eugenio Tiozzo, coordinatore Rsu di Fit Cisl - sono le linee più importanti della città. Da piazzale Roma al Lido dopo le 19 avremo una corsa ogni mezz'ora». Smentisce Avm. «È vero che non è stato previsto l'allungamento dei tempi di percorrenza, come nell'estate del 2019 quando c'erano più barche e persone, ma non ci sono ora le stesse condizioni». Non c'è il prolungamento del 2 fino al Lido per ora, tornano però tutte le linee balneari: la 6, la 3, la 7 San Marco-lido, la 8 Giudecca-Lido e la 18 Murano-Lido. «Resta da capire - sostengono i sindacati - chi porterà i vaporetti, visto che a differenza dell'estate scorsa tra pensionamenti e mobilità abbiamo 100 lavoratori in meno nei movimenti». Sono 5 finora i tavoli tecnici svolti tra azienda e sindacati per turni, soste, pause, riposi, senza grandi passi avanti. «Quello che non torna è come mai se al tavolo istituzionale con la Regione e il Comune il governo ha garantito la copertura del buco di bilancio 2020 di Avm, con i 35 milioni già stanziati, l'azienda si comporti come se le risorse non ci fossero», dice Igor Cuzzolin di Ugl. Un altro sciopero si profila all'orizzonte: sarà di 24 ore il primo di giugno.

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