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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Jesolo / Piazza Tomaso Nember

Jesolo, riceve maxi bolletta da 17mila euro: aveva però ceduto il bar anni prima

Un'incomprensione burocratica che sta causando non pochi disagi ad un'esercente, Adico sta cercando di fare chiarezza sul pagamento - a quanto pare - ingiustamente richiesto

In quel bar di Piazza Nember c’è stata solo un anno, da febbraio a dicembre 2008. Eppure gli strascichi dell’esperienza da esercente maturata a Jesolo si fanno ancora sentire, e in modo molto pesante. M.S., 38enne di San Donà, a febbraio 2014 ha ricevuto infatti una telefonata da parte dell'azienda fornitrice di energia che le ha comunicato una pendenza di oltre 17 mila euro proprio in riferimento alle utenze del locale gestito nel 2008. Gli importi, però, riguardano il periodo 2009-2013 quando l’ex esercente non gestiva più il bar.

“La nostra socia – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – è naturalmente preoccupatissima e non sa spiegarsi cosa possa essere successo. Da tempo sta cercando di sistemare la situazione senza risultati, ora ha deciso di rivolgersi al nostro ufficio legale”. Come detto, M.S. ha preso in gestione il locale a febbraio 2008. Ad aprile ha chiesto all'azienda la voltura dell’utenza ma per mesi le bollette sono state recapitate a nome del precedente gestore. Così, spiega la stessa 38enne di San Donà, “a ottobre ho chiesto l’annullamento della voltura ma ho ricevuto risposta solo molto tempo dopo, mi è stato scritto che non era possibile annullare la richieste perché la voltura era ormai andata a buon fine a novembre, quindi sette mesi dopo la mia domanda di aprile. A fine anno ho deciso di andare via e a dicembre l’azienda mi ha comunicato la cessazione dell’utenza”.

La questione s’è riaperta dunque a febbraio 2014 con la telefonata dell'azienda e il successivo invio di una fattura impressionante contenente 34 bollette riferite al periodo 2009-2013 con cifre che variano da qualche centinaio di euro fino a 1.600 euro per un totale di 17.293 euro. “Non sappiamo cosa sia successo – commenta Carlo Garofolini – ma non è la prima volta che, dopo una voltura, ci si trova di fronte a situazioni simili. Da quanto ci ha documentato la nostra socia, c’è evidentemente un errore dell’azienda. Tramite il nostro ufficio legale ricorreremo all’Arbitro bancario per risolvere il problema e dare un po’ di tranquillità alla nostra iscritta che sta vivendo un vero e proprio incubo”.  

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