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Cronaca Noale

Venezuela, scompare aereo da turismo: la svolta dopo quattro anni

Ieri è sparito un velivolo per Los Roques in cui tra i quattro italiani c'era il figlio dello stilista Missoni: caso analogo al 2008 in cui una donna di Noale era sparita con la famiglia

Non si hanno più notizie da ieri mattina di un piccolo aereo da turismo scomparso dall'arcipelago di Los Roques in Venezuela: a bordo, tra i quattro italiani, Vittorio Missoni, il figlio maggiore dello stilista Ottavio Missoni, e la moglie Maurizia Castiglioni. Insieme a loro una coppia di amici, Elda Scalvenzi e Guido Foresti.

Il caso ricorda un fatto del tutto analogo, avvenuto nel 2008, con una sinistra coincidenza, anche in questo caso un 4 gennaio, quando le acque di Los Roques furono al centro di un'altra misteriosa vicenda: un velivolo di turismo della compagnia Transaven con a bordo otto italiani scomparve mentre era in volo da Caracas in avvicinamento all'arcipelago: Stefano Fragione e Fabiola Napoli, sposi in viaggio di nozze, Rita Calanni e Annalisa Montanari di Bologna e la famiglia Durante di Ponzano Veneto formata da Paolo, dalla moglie Bruna Guernieri, originaria di Noale, e le figlie Emma e Sofia. Dell'aereo si sono perse le tracce. Anche quella volta lo scenario fu l'arcipelago venezuelano e il giorno è d'altra parte lo stesso: il 4 gennaio.

A diversi anni dalla sua scomparsa, la sorte del piccolo aereo (un bimotore Let 410 della compagnia Transaven), e dei suoi 14 passeggeri, di cui otto italiani, resta ancora un caso irrisolto. Qualche giorno fa, il settimanale Oggi ha riportato le trascrizioni del via libera al decollo da parte della torre di controllo, sottolineando che le persone a bordo erano 18 e non 14. Questo avvalorerebbe, viene precisato, l'ipotesi che i 4 passeggeri "in piu" sarebbero stati narcotrafficanti che avrebbero dirottato il velivolo da utilizzare successivamente per il trasporto di cocaina. Fino ad oggi l'unico cadavere ad essere stato ritrovato è quello del copilota, il 37enne Osmel Alfredo Avila Otamendi. Dell'aereo e degli altri passeggeri, tra cui anche 3 venezuelani e uno svizzero, non è stata rinvenuta alcuna traccia. Sull'ipotesi del dirottamento il padre di Bruna Guernieri, Romolo, è scettico: "Prima di indagare sul dirottamento - spiega - bisogna escludere ogni altra ipotesi, e questo lo si può fare solo con una ricerca finalmente accurata".

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