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Cronaca Tessera

Il gruppo Rizzani de Eccher si aggiudica i lavori della ferrovia per l'aeroporto

La gara ha un valore di oltre 428 milioni di euro, finanziati anche con i fondi del Pnrr

Il raggruppamento di imprese con capofila Rizzani de Eccher (mandanti Manelli Impresa e Sacaim) si è aggiudicato i lavori per la realizzazione del collegamento ferroviario dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. A commissionare l'opera è Rete ferroviaria italiana (Gruppo Fs), che per i lavori stanzierà oltre 428 milioni di euro, finanziati anche con i fondi del Pnrr.

Si tratta della futura infrastruttura che metterà in collegamento la linea ferroviaria Mestre-Trieste con l'aeroporto di Tessera, affiancando la bretella autostradale e sviluppandosi parzialmente in galleria, comprensiva di una stazione passante sotterranea a due binari. I cantieri, secondo Rfi, termineranno in tempo per l’avvio delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. A coordinare la realizzazione dell'opera è il commissario straordinario di governo Vincenzo Macello, vice direttore network management infrastrutture di Rfi.

Bretella e stazione di Venezia aeroporto, il progetto

La notizia dell'assegnazione dei lavori è accolta con «grande soddisfazione» dal presidente del Gruppo Save, Enrico Marchi, che gestisce lo scalo Marco Polo. «Il collegamento - spiega Marchi - accrescerà ulteriormente il ruolo dell’aeroporto quale motore di sviluppo dell’intero territorio veneto. Un'opera fondamentale per la crescita del terzo scalo intercontinentale nazionale e per la mobilità del bacino d’utenza, anche in un'ottica di sostenibilità».

La società Rizzani de Eccher, con sede a Cargnacco (Udine), si occupa della costruzione di grosse infrastrutture in tutto il mondo, molte delle quali in ambito ferroviario. Ha realizzato opere in oltre 70 paesi ed è specializzata in progetti edilizi e infrastrutturali, nonché in ingegneria e attrezzature speciali per ponti e viadotti. A Venezia è prevista la realizzazione di una nuova linea ferroviaria a doppio binario di circa 8 chilometri, di cui 3,4 in galleria. Dopo il passaggio nella stazione sotterranea, in uscita un binario singolo si ricongiunge al tratto in superfice, consentendo di ridurre i tempi di stazionamento nel terminal e assicurando una maggiore capacità sia per i treni regionali che ad alta velocità.

L'assegnazione è stata commentata dal presidente del Veneto Luca Zaia: «Le risorse investite sono cospicue, non solo in termini infrastrutturali ma anche economici ed ambientali. L’impegno è di concludere i lavori per l’appuntamento olimpico del 2026 e posso dire che quest’infrastruttura sarà uno dei lasciti più significativi delle Olimpiadi di Milano-Cortina. Sono certo che il commissario Macello, nello sviluppo e nell’esecuzione del progetto, saprà trovare un dialogo con il territorio, sviluppando opere compensative per un equilibrio tra lo sviluppo infrastrutturale-economico e le istanze dei cittadini e delle aziende».

La Regione riepiloga così le tappe principali dell’iter:

  • ad ottobre 2019 il progetto definitivo è stato inviato al Consiglio superiore dei lavori pubblici
  • ad aprile 2020 è stato inviato alla Regione il progetto per acquisire il parere sullo studio di impatto ambientale. Nell’ambito della procedura VIA sono stati richiesti approfondimenti ai quali Rfi ha dato riscontro a fine luglio 2020 e ad ottobre 2020. La valutazione del comitato tecnico regionale VIA sul progetto definitivo si è conclusa con il parere favorevole di compatibilità ambientale nel novembre 2020.
  • a giugno 2020 è stato inviato il progetto definitivo agli enti e alle amministrazioni competenti e contestualmente è stato chiesto al MIT l’avvio della conferenza dei servizi, a fine luglio 2020 dal MIT. Le osservazioni pervenute da enti e amministrazioni sono state raccolte dal MIT per la successiva analisi istruttoria.
  • Nel corso dell’iter autorizzativo RFI ha partecipato ad alcuni incontri pubblici organizzati dal Comune di Venezia e dalla Commissione VIA, acquisendo richieste per poter valutare eventuali modifiche e/o compensazioni con l’obiettivo finale di ottenere quanto più possibile la condivisione dell’opera con il territorio.
  • nel febbraio 2021 la Soprintendenza ha espresso il parere nell’ambito della procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico, non ravvisando alcun elemento archeologicamente significativo.
  • nel maggio 2021 il MIMS ha inviato l’esito dell’istruttoria esperita sul progetto, proponendo in linea di massima il recepimento delle prescrizioni provenienti dagli enti. Successivamente RFI, ENAC e SAVE hanno sottoscritto una convenzione, con cui ENAC e SAVE si impegnano a partecipare alla copertura dei costi del progetto anche con un contributo di 50 milioni oltre che con la messa a disposizione di aree necessarie per la realizzazione delle opere. 
  • nel novembre 2021 il CIPESS ha approvato il progetto definitivo di collegamento ferroviario
  • nel giugno 2022 è stato pubblicato il bando relativo alla realizzazione dell’opera

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