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Cronaca Calle Colonna

Ennesimo caos su motoscafo a Murano. Usb: «Serve un presidio fisso di polizia»

In un video circolato il fatto accaduto sul 4.1, alla fermata Colonna. Cancian (Usb): «La situazione sta degenerando, serve l'intervento del prefetto». Dal 22 più linee della navigazione tra cui la 3. Avm: «La capienza al 50% non è più sostenibile»

Una decina di giorni fa una marinaia è stata aggredita a parole a bordo di un vaporetto, perché non intendeva imbarcare altri passeggeri per rispetto delle norme anti Covid sulla capienza massima. Scoppiata in lacrime dopo le offese per lo stato di agitazione ha interrotto il servizio. Sabato scorso episodio analogo: ancora una marinaia nel mirino degli utenti inferociti, e stamattina, 17 maggio, l'aggressione a marinaio e pilota dentro il 4.1 rimasto fermo a Colonna finché alcuni non sono scesi per ripristinare la capienza al 50%. La porta chiusa della cabina del conducente a un certo punto è stata presa a pugni da qualche passeggero. Un uomo urlava: «Parti! Ho un intervento chirurgico tra poco». 

La tensione è alta da mesi. Dal 22 maggio alcuni servizi tornano a circolare come l'estate scorsa, e fra questi il 3 diretto piazzale Roma-Murano, una delle tratte con più problemi. «La situazione sta degenerando - afferma Alberto Cancian, segretario del sindacato di base Usb e pilota di vaporetto - Io stesso ho dovuto lasciare a terra sabato, anziani con borse, chiedendo che aspettassero il prossimo. Ma temiamo accada il peggio. Per questo chiediamo al prefetto un presidio di forze dell'ordine fisso a Murano. Non riusciamo più a gestire la situazione». Una condizione, per il sindacalista, determinata anche dal fatto che la trattativa sui turni, ripresa da qualche giorno fra azienda Avm e sigle, «non si sblocca - afferma -. Ognuno resta arroccato sulle proprie posizioni e le disposizioni di servizio unilaterali sui turni, entrate in vigore il 7 aprile scorso senza confronto fra le parti, hanno contribuito a inasprire il clima», afferma. Domani, martedì 18  maggio, ci sarà un altro tavolo tecnico tra sindacati e azienda: al mattino con l'automobilistico e al pomeriggio con la navigazione. Le relazioni proseguono anche alla luce delle rassicurazioni arrivate da Roma sulla copertura dei mancati incassi dell'azienda per il 2020. Sindaco Brugnaro e Regione hanno chiesto, e anche in parte già ottenuto, denari in più per l'emergenza Covid: si parla di un contributo per l'emergenza sanitara di 7 milioni di euro. «La capienza al 50% ora non è più sostenibile», dichiara invece Avm certificando uno stato di fatto.

«Nei fine settimana abbiamo visto scene di assalto ai trasporti in città e una carenza assoluta dei servizi. I disagi continuano, anche durante la settimana, con situazioni estremamente critiche ad esempio a Murano, dove si stanno verificando molte tensioni - scrivono la capogruppo e il consigliere del Partito Democratico Monica Sambo e Alessandro Baglioni -. Bisognerebbe poi in vista del ritorno alla normalità, pensare alle politiche di gestione del turismo che possano accogliere nel migliore di modo i visitatori, aiutare le realtà economiche ma anche rendere il turismo compatibile con la città - continua Sambo - Da queste prime riaperture non si vede alcuna volontà di gestione il turismo. Sono scelte politiche che non solo possono mettere a rischio la salute delle persone, ma che danneggiano pesantemente la ripresa dell'economia veneziana».

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