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Cronaca Chioggia

Aggredisce gli agenti e si serra in casa. Intervento in un condominio

Polizia di Stato a Chioggia nella notte fra sabato e domenica. Due poliziotti feriti. I sindacati Fsp e Sap: «Serve il taser, basta rischiare e contare i feriti fra il personale»

Gli agenti del commissariato di polizia di Chioggia sono intervenuti in un condominio di località Saloni per un uomo che si è chiuso in casa rifiutando l'assistenza e manifestando comportamenti aggressivi nei confronti delle forze dell'ordine. Sono rimasti feriti due poliziotti che, nel corso dell'intervento, hanno tentato di persuaderlo ad affidarsi ai sanitari. L'uomo, che aveva un coltello in mano, si è scagliato addosso a due agenti ferendoli alle gambe. Al termine delle operazioni è stato arrestato per i reati di resistenza e lesioni. Il fatto, accaduto nella notte tra sabato e domenica, è stato riportato anche dal questore di Venezia Maurizio Masciopinto: «Questa notte a Chioggia, due colleghi hanno rischiato la vita. È andata bene grazie alla loro professionalità. Buon lavoro anche oggi a tutte le donne e uomini della Polizia di Stato». All'alba il capo della polizia, prefetto Franco Gabrielli, ha telefonato a Masciopinto per sincerarsi sulle condizioni del personale.

Il fatto

Il 59enne anni si era barricato in casa per evitare un trattamento sanitario, fin dalla serata di sabato. La polizia del reparto volanti ha dovuto fronteggiare la furia dell'uomo che aveva con sé un coltello, e alla fine sul posto è giunto il personale dell'Uopi (unità operativa di pronto intervento della polizia di Stato) da Venezia, verso l’una. Gli agenti sono riusciti a immobilizzarlo e arrestarlo, ma due di loro sono stati raggiunti dalla lama proprio in una zona del corpo che non era riparata dallo scudo, appena sotto le ginocchia. Due ferite da taglio con prognosi di 25 e 15 giorni, che sono state suturate dal personale medico del pronto soccorso di Chioggia.

«Ora dateci il taser»

«Poteva andare molto peggio, ma grazie al sangue freddo e alla professionalità del personale è stato evitato l'irreparabile - scrive il sindacato di polizia Fsp del Veneto -. Questa è l’ennesima dimostrazione che anche a Venezia e non solo, le forze dell’ordine devono essere dotate della pistola elettrica Taser, che sta sortendo solamente effetti positivi nella sua sperimentazione in diverse città d’Italia. Se il personale della squadra Uopi avesse avuto già in dotazione questo strumento di difesa, i due colleghi non sarebbero stati feriti e avrebbero evitato il corpo a corpo. È dimostrato che in alcuni casi, per far desistere la persona pericolosa, è bastato mostrare la pistola elettrica, senza nemmeno usarla. Se fosse stato così non saremmo qui a contare i feriti. Un plauso va comunque a questi colleghi per l’intervento riuscito senza creare alcun danno alla persona arrestata». «Da sempre - scrive anche il sindacato Sap di polizia - abbiamo cercato di far comprendere ai vertici e alla politica la necessità di dotare le pattuglie del controllo del territorio con strumenti adeguati ai tempi. A questo punto, ma sempre dopo un grave episodio che ha visto coinvolti dei colleghi, ci preme chiedere con urgenza che anche le volanti della provincia di Venezia vengano dotata di taser per vincere una resistenza o respingere una violenza».

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