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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Chioggia / Via Alga

Aggressione a Sottomarina. «Contesto difficile, bisogna intervenire»

I residenti descrivono una situazione di piccola criminalità e angherie. Morte cerebrale per il 67enne Paolo Marangon

Morte cerebrale per Paolo Marangon, 67 anni, ricoverato all'ospedale di Mestre per le conseguenze della caduta che gli ha causato un giovane di 26 anni. L'episodio sabato sera all'esterno di una palazzina di proprietà comunale in via Alga, a Sottomarina: una violenza nata da motivi futili, forse dopo che l'anziano aveva urtato il ragazzo, il quale avrebbe rincorso Marangon e lo avrebbe colpito, facendolo finire a terra e procurandogli un forte trauma alla testa.

L'assurda vicenda ha riaperto la discussione su un'area della città considerata particolarmente delicata. Chi ci vive racconta di un contesto problematico nel quale alcuni gruppi danno luogo a minacce, prevaricazioni, piccola criminalità. Lo stesso 26enne avrebbe dei precedenti per reati minori. Tra gli abitanti, di conseguenza, esistono contrasti quotidiani. L'aggressione, però, in questo caso ha avuto conseguenze estreme. Il procedimento di accertamento del decesso si è concluso lunedì sera, attorno alle 22.

Una violenza da condannare in modo assoluto, come spiegato dal sindaco di Chioggia Mauro Armelao: «Sono profondamente dispiaciuto per l'accaduto e il mio primo pensiero va a Paolo Marangon - commenta -. La magistratura farà luce sull'accaduto. Via Alga già in passato aveva creato dei problemi e, come amministrazione, studieremo a livello burocratico cosa sia possibile fare. Se anche andassimo a liberare quella palazzina dovremmo trovare altre sistemazioni per chi ci abita. Sono valutazioni che faremo in giunta con tutti gli assessori, ognuno per le sue competenze. Non voglio, però - conclude - che questo episodio vanifichi l'impegno di una comunità intera: Chioggia non è una città violenta e tutti noi dobbiamo amarla, portando rispetto alle persone e al bene comune».

Jonatan Montanariello, consigliere regionale del Pd, parla di una «aggressione gravissima» e «largamente prevedibile. Ogni giorno - spiega il consigliere - si registrano qui episodi violenti, sintomo di come questa zona sia diventata un ghetto». Su tutto «prevale l’angoscia e la speranza per le sorti del signor Marangon», spiega Montanariello, ma «dopo questa vicenda siamo ad un punto che deve essere di non ritorno. Serve la certezza della pena per il responsabile e per tutti gli autori di atti criminali che si compiono regolarmente nella zona. Contemporaneamente - prosegue - l'amministrazione deve prendere in mano la situazione», evitando che via Alga sia abbandonata a se stessa. Sull'episodio indagano i carabinieri.

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