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Cronaca Martellago

Continue aggressioni sui bus: "Noi impotenti, danno enorme all'azienda"

Il presidente Actv Scalabrin dopo il pestaggio del conducente a Martellago: "Se il personale non è sereno si lavora male. Problema culturale: questi giovani meritavano qualche ceffone"

"Siamo di fronte a una crisi culturale, siamo impotenti". Il presidente di Actv, Luca Scalabrin, commenta così l'ennesima aggressione subita da un autista dell'azienda di trasporto pubblico veneziana. Lunedì scorso, infatti, un giovane studente che si trovava a bordo di un autobus della linea 11, furioso, ha preso a calci e pugni il conducente perché avrebbe saltato la fermata. L'aggressione all'altezza di via Fapanni. Dopodiché l'intervento dei carabinieri. "Nulla di nuovo sotto il sole - dichiara ironico Scalabrin - Abbiamo messo in campo i volontari dell'associazione dei carabinieri e le guardie giurate. Le forze dell'ordine entrano nelle scuole per mettere in guardia da bullismo e violenza. Nonostante ciò continuano questi episodi".

Nemmeno 48 ore più tardi un giovane sandonatese ha picchiato un controllore all'altezza del Terraglio, a Mogliano Veneto. "Sono vicende che ci creano un grosso danno - continua Scalabrin - perché un conto è poter contare su personale sereno, un altro invece è avere persone che hanno paura a fare il proprio lavoro. Non era così. E' un problema di ordine pubblico, che quindi non ci compete completamente. Noi dobbiamo pensare ai trasporti. Le forze dell'ordine comunque ci stanno dando una grossa mano". Ciò che lascia basiti è come a essere protagonisti di questi episodi siano per lo più minorenni: "Ci sono delle regole e devono essere rispettate - conclude Scalabrin - basta con questo buonismo. E forse qualche ceffone in più da parte dei genitori sarebbe servito. Agenti e volontari non possono essere ovunque, serve sensibilizzare".  

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