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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Dorsoduro

Nemmeno lo straccio di permessi Hotel abusivo scovato a Venezia

La Municipale è entrata nella struttura di Dorsoduro lunedì scorso. Diciannove posti letto. Dieci turisti all'interno. Multata la titolare coreana

Diciannove posti letto nella città più bella del mondo. Potrebbe essere lo slogan di qualche attività ricettiva di Venezia, e forse in questo caso lo è anche stato, ma in verità è la descrizione "asettica" di un albergo scovato a Dorsoduro dalla polizia municipale. O, per meglio dire, di un "finto albergo", visto che negli anni non sarebbe stato concesso alcun permesso.

Lunedì scorso, poco dopo le 20, il personale della sezione di polizia tributaria locale e della sezione territoriale di Dorsoduro della polizia municipale ha dato il via a tutti gli accertamenti dopo aver avuto conferma, da una turista di nazionalità coreana che alloggiava nella struttura, dell'esistenza dell'attività ricettiva. Con ogni probabilità la signora è caduta dalle nuvole dopo tutte quelle domande. Lei pensava di alloggiare in tutto e per tutto in un hotel. Non era così.

Una volta entrati nell'edificio, gli agenti - accolti da un collaboratore della titolare, anch’egli di nazionalità coreana - hanno trovato altri nove clienti. Hanno avuto così ulteriore conferma dell'attività completamente abusiva che si svolgeva su tutti e tre i piani del palazzo, dove gli appartamenti esistenti erano stati trasformati in camere.

Ineviitabile per la titolare, coreana anche lei, la contestazione di esercizio abusivo dell’attività, mancanza di classificazione dell'attività ricettiva, mancanza di nulla osta igienico-sanitario e mancata comunicazione degli ospiti alla questura, per un totale di sanzioni amministrative di 5.066 euro. Per quanto riguarda tasse e tributi, ci penserà la guardia di finanza a decidere il da farsi.

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