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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Scorzè

Alcoltest oltre il limite, 55enne assolto grazie alla "curva di Widmark"

L'uomo, di Mogliano, era stato fermato dopo aver causato un incidente a Scorzè. Le due prove con l'etilometro gli sono state fatte un'ora dopo, un tempo che non rispetta l'andamento a parabola dell'assorbimento di sostanze alcoliche nel sangue

Assolto per quanto avesse fatto l'alcol test e fosse risultato due volte oltre il limite consentito per guidare. Il motivo? L'andamento a parabola dell'assorbimento dell'alcol nell'organismo, che raggiunge picchi elevati a circa 40 minuti dall'assunzione. E dato che l'esame gli era stato fatto circa un'ora dopo l'incidente per cui era stato fermato, il suo legale, l'avvocato Marco Furlan, è riuscito a dimostrare che al momento del sinistro l'uomo aveva un livello alcolemico inferiore alla soglia di punibilità. Protagonista della vicenda, accaduta il 10 agosto del 2018 e riportata da TrevisoToday, è un 55enne di Mogliano, fermato a Scorzè dai carabinieri di Martellago.

L'uomo, alla guida della sua vettura, aveva causato un incidente, fortunatamente senza feriti, intorno alle 20.40. Alle 21.30 era stato sottoposto alla prima prova con etilometro, che aveva dato come risultato un tasso di 1,84. Cinque minuti più tardi il 55enne viene sottoposto al secondo test, che indicava un livello di alcol nel sangue ancora maggiore, pari a 1,97. Indagato dalla procura di Venezia per guida in stato di ebbrezza si era visto recapitare un decreto penale di condanna di 14 mila e 250 euro, con la revoca della patente di guida.

Nel processo che è seguito alla sua opposizione l'avvocato difensore ha citato come teste un medico legale che, durante la sua deposizione, ha spiegato l'andamento a parabola dell'assorbimento dell'alcol nell'organismo, che segue la cosiddetta curva di Widmark. Secondo tale principio, dal momento che all'imputato erano stati riscontrati tassi alcolici in progressivo aumento, il legale ha sostenuto che al momento della guida, facendo un calcolo matematico a ritroso di un'ora, ossia al momento del sinistro e della guida, il proprio cliente ben poteva avere un grado alcolico inferiore a 0,8 g/l, soglia che fa da spartiacque alla rilevanza penale. Il giudice del tribunale di Venezia ha accolto la tesi difensiva ed assolto l'imputato perché il fatto non costituisce reato.

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