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Cronaca

Alessandro Sabiucciu morto d'infarto, il cordoglio della politica e della città

Il 59enne è stato trovato senza vita stamane nella sua casa di Castelfranco. Prima sindacalista e poi politico, la sua passione non era scemata. Ora era referente di Sel per la terraferma

E' stato trovato senza vita stamattina dalla donna delle pulizie nella casa di Castelfranco Veneto nella quale risiedeva ormai da anni. Alessandro Sabiucciu, 59enne ex assessore al Lavoro della Provincia di Venezia tra il 2004 e il 2009 nella Giunta Zoggia, ha perso la vita per un infarto la scorsa notte.

 

I componenti dell'associazione "In Comune", con i quali collaborava, lo stavano cercando di contattare, senza risultati, per l'allestimento di una raccolta firme a sostegno dei disegni di legge di iniziativa popolare per l'introduzione del reddito di cittadinanza. La sua passione politica e per le tematiche del lavoro, infatti, non era scemata negli anni, diventando il referente per la terraferma veneziana di Sinistra Ecologia e Libertà.

LA CGIL -Sabiucciu era stato anche dirigente sindacale di primo piano, sempre in prima linea dalla seconda metà degli anni Ottanti fino a oggi. Negli anni Novanta è stato segretario della Camera del lavoro metropolitana di Venezia, che ha espresso "profondo dolore per la prematura scomparsa di Alessandro Sabiucciu, già segretario generale della Cgil di Venezia". Molto addolorato per la notizia Roberto Montagner, segretario generale della Cgil Veneziana:  "Perdiamo un compagno importante che ha dato un contributo fondamentale allo sviluppo di questa organizzazione. Per me è stato un amico fraterno e ho sempre apprezzato il suo legame profondo con la nostra organizzazione. Io e lui, insieme a Oscar Mancini, abbiamo costruito il percorso di creazione della Camera del Lavoro Metropolitana di Venezia. Nella sua esperienza di amministratore provinciale si è distinto per essere riferimento verso il mondo del lavoro, impegno che ha mantenuto anche come coordinatore di Sinistra Ecologia e Libertà. Sandro è stato inoltre un importante stimolo nel dibattito sullo sviluppo della città e nella creazione della piattaforma della Cgil sulla vertenza Porto Marghera".

 

SINDACO ORSONI - “È con dolore che apprendo della improvvisa e prematura scomparsa di Alessandro Sabiucciu - ha dichiarato il sindaco Giorgio Orsoni - I diversi percorsi istituzionali hanno costruito poche occasioni di incontro, ma ho sempre riconosciuto ad Alessandro un grande entusiasmo nell’affrontare le questioni dell’occupazione, dell’industria, della difesa della dignità del lavoro. Operaio prima e sindacalista poi, durante la sua esperienza in Giunta provinciale di Venezia ha saputo con caparbietà schierarsi sempre dalla parte dei più fragili, attivando politiche in difesa dei lavoratori portando avanti con coerenza le proprie idee. Esaurito il mandato istituzionale, ma mai abbandonando l’attività politica sul territorio, seppe ritornare con grande dignità al proprio lavoro, considerando l’esperienza da assessore come un nobile servizio alla collettività. Alla sua famiglia - conclude il primo cittadino lagunare - vada l’abbraccio e il cordoglio mio personale e della città".


PRESIDENTE ZACCARIOTTO - “Ricorderemo per sempre Alessandro Sabiucciu, uomo attento e impegnato nel sindacato e nella crescita del nostro territorio - ha scritto in un telegramma alla famiglia la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto - Notevole e importante è stato il suo ruolo a Ca’ Corner come assessore sempre sensibile  alle esigenze dei cittadini".

 

GOVERNATORE ZAIA - Il presidente della Regione Luca Zaia ha espresso le proprie condoglianze alla Cgil e alla famiglia. "Giungano alla vostra organizzazione e per suo tramite alla famiglia, il mio cordoglio per l'improvvisa scomparsa di Alessandro Sabiucciu, uomo di sindacato e amministratore pubblico, che ha dedicato gran parte della sua vita all'impegno pubblico, occupandosi con passione dei difficili temi del lavoro".

 

BETTIN E CACCIA - Molto colpiti dalla notizia l'assessore all'Ambiente del Comune di Venezia Gianfranco Bettin e il consigliere di In Comune Beppe Caccia: "Abbiamo conosciuto Sandro Sabiucciu, e condiviso con lui pezzi di strada, in stagioni diverse della sua vita - affermano - Come segretario della Cgil Camera del Lavoro metropolitana di Venezia, lui che nasceva operaio della Manifattura Tabacchi e impiegato del Catasto poi, quando per primo ha schierato la più importante organizzazione sindacale in termini limpidi a difesa, al tempo stesso, di lavoro, salute e ambiente nel polo industriale di Porto Marghera. E, in quegli stessi anni, partecipava con noi all'avventura di 'Liberare e Federare', alla ricerca di una declinazione solidale, democratica e municipalista del federalismo, nel tempo in cui pareva irresistibile la logica egoistica ed esclusiva delle piccole patrie. Poi, abbiamo collaborato con lui nelle istituzioni locali, quando assunse la responsabilità di assessore provinciale al Lavoro di Venezia, condividendo progetti importanti per l'inserimento occupazionale dei soggetti più deboli o per il contrasto alle forme nuove di sfruttamento come il mobbing".

 

PASSIONE ANCHE "DAL BASSO" - Il loro ricordo continua: "Dopo le sconfitte elettorali del 2008-2009 e il travagliato dibattito ad esse seguito per la cosiddetta "sinistra radicale", Sandro non si era perso d'animo - spiegano Bettin e Caccia - ma non aveva cercato incarichi, era tornato, cosa rara, al suo posto di lavoro tra le scartoffie del Catasto e dal basso, da semplice militante, con umiltà e generosità si era rimesso in cammino. In ricerca, tentando - e ci teneva particolarmente - di coniugare lavoro politico quotidiano e riflessione teorica "alta", lettore famelico e sempre aggiornato sul dibattito culturale corrente. Era un uomo del Novecento, del movimento operaio, ma si sforzava di pensare e di agire i problemi del secolo nuovo che stiamo vivendo. Non a caso, crediamo, in quest'ultima stagione abbiamo insieme promosso le due proposte di legge regionale d'iniziativa popolare, con le quali contribuire a disegnare una possibile alternativa alla crisi, anche qui "dal basso", per il reddito di cittadinanza e la conversione ecologica dell'economia. E ancora abbiamo vissuto il sostegno franco e leale di una forza politica nuova, cioè del Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Mestre da lui coordinato, alla continua sperimentazione politico-amministrativa della nostra Lista "in comune". Sappiamo che Sandro è stato ed era tante altre cose ma, anche solo per come l'abbiamo conosciuto, ne sentiamo già la mancanza. Addio Sandro, che la terra ti sia lieve".
 

 

 

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