Troppe alghe e scarso ricambio d'acqua: cattivo odore e pesci morti in laguna
Diverse segnalazioni dai cittadini, eseguite le verifiche dell'Arpav. La diffusione eccessiva di vegetali causa carenza di ossigeno in laguna e quindi il decesso di specie ittiche
La "puzza di marcio" l'hanno sentita diverse persone negli ultimi giorni, chiedendosi quale fosse la causa del cattivo odore che proviene evidentemente dall'acqua della laguna. A rispondere è un'analisi eseguita dai biologi dell'Arpav, l'agenzia regionale per la protezione ambientale, che hanno individuato nella massiccia presenza di alghe l'origine dell'anomalia. L’esito dei sopralluoghi è che è in atto un fenomeno di anossia (carenza di ossigeno) delle acque lagunari nell’area antistante punta San Giuliano.
Secondo un comunicato diffuso dall'Arpav "è probabile che il fenomeno sia collegato allo scarso ricambio idrico e alle elevate temperature degli ultimi giorni che hanno attivato il processo di degradazione del tappeto algale, favorito anche dai bassi fondali e dalle basse maree definite". Il fenomeno incide negativamente anche sulle specie ittiche presenti in laguna, che risentono appunto della scarsità di ossigeno. Conseguenza ne è la morte di molti pesci, come segnalato ad esempio in Seno della Sepa.
Arpav rileva "condizioni di ossigenazione critiche" a circa 500 metri dalla darsena di San Giuliano, con valori caratteristici di fenomeni di anossia (3,6 mg/l di O2). Sul fondo lagunare era presente un tappeto di Ulva in avanzata decomposizione. Inoltre, sono stati rinvenuti molti esemplari di pesci morti della famiglia dei cefali. In quest’area è stato prelevato un campione di aria per valutare l’eventuale presenza di sostanze volatili legate al fenomeno di anossia delle acque lagunari, che potrebbero determinare la presenza di odori molesti.
