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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Mestre Centro / Via Torino

Allarme bomba scatta via SMS, le Poste "tremano" a Mestre e Roma

Paura nella sede di via Torino e nella Capitale, venerdì, dopo un messaggio arrivato a un dirigente da un ex dipendente. Fermato l'autore a Venezia

È stato fermato a Venezia l'autore dell'sms che venerdì ha fatto scattare il falso allarme bomba in contemporanea alle Poste di Mestre e a Roma. Da quanto si apprende, l'uomo è stato rintracciato e bloccato nelle vicinanze del compartimento della polizia postale. L'individuo sarà ascoltato nelle prossime ore dagli investigatori. Si tratterebbe di un ex dipendente.

Doppio allarme bomba nella mattinata di venerdì. Che ha tenuto con il fiato sospeso non solo i dipendenti della sede centrale delle Poste di via Torino a Mestre, ma anche i funzionari di un ufficio postale di viale Europa a Roma. Due sms, entrambi molto preoccupanti. In un amen quindi Capitale e laguna sono state collegate dell'identica allerta. I sospetti delle forze dell'ordine si erano concentrati su un ex dipendente del gruppo che avrebbe perso il lavoro al pari della propria compagna, avrebbe quindi inviato alle 9.30 di venerdì un messaggino a un dirigente del centro di meccanizzazione postale di Napoli. Avvertendolo che stava per scoppiare una bomba. "Salterà in aria un piano a Mestre e Roma", così più o meno recitava il messaggio. L'allerta è quindi arrivata alla polizia postale, che ha sede sul retro dell'edificio di via Torino, che ha poi girato la palla anche alla questura.

"NON CI HANNO EVACUATO", E' POLEMICA

Sul posto in pochi minuti un'unità cinofila della polizia, oltre che le pantere delle Volanti e le gazzelle dei carabinieri. L'area esterna del palazzo è stata messa in sicurezza, mentre i clienti sono stati fatti uscire per precauzione. In corrispondenza dell'ingresso principale il classico nastro bianco e rosso, a interdire il passaggio. Insomma, è entrato in gioco il classico protocollo di sicurezza. Ma niente evacuazione dei dipendenti, quindi i servizi hanno continuato a essere erogati.

L'unità cinofila, assieme a Nera, il cane anti esplosivo, ha passato al setaccio tutti gli uffici dello stabile, compresi i sotterranei. Poi, verso le 11.10, l'allarme è cessato. Qui. Ma non a Roma, dove l'sms ha causato l'evacuazione di un grosso palazzo in viale Europa, all'Eur. Gli accertamenti della Digos di Venezia sull'utenza da cui è partito il messaggio avevano portato a concentrare le attenzioni su un ex dipendente della società, il cui segnale sarebbe stato individuato nei pressi della stazione ferroviaria. L'uomo è stato sottoposto ad accertamenti. A giocare a suo sfavore anche alcuni elementi all'interno del testo del messaggio che ricondurrebbero alla sua persona.

L'ACCESSO ALLE POSTE INTERDETTO

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