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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Marghera

Ampliamento dell'impianto Alles a Marghera, Tar approva sospensiva

Il tribunale amministrativo ha accolto la richiesta del Comune di Venezia che si oppone al potenziamento dell'impianto di gestione rifiuti

Stop al progetto di ampliamento dell’impianto di Alles per ricondizionamento di rifiuti speciali, anche pericolosi, a Marghera. Lo ha deciso il Tar del Veneto, III sezione, che ha accolto i ricorsi del Comune di Venezia e del Comune di Mira che chiedevano di sospendere il provvedimento regionale che autorizzava il progetto di revamping. Se ne riparlerà

QUI VENEZIA - "Si tratta di un primo, importante passo nella giusta direzione, anche per le motivazioni che argomentano la sospensiva. Il TAR infatti riconosce esplicitamente che il ricorso “presenta elementi di fondatezza”, sottolinea che, come da noi sostenuto, “le modifiche progettate hanno carattere sostanziale” e che si tratta di “un diverso impianto” che tratterà “tipologie di rifiuti diverse da quelle già autorizzate, con l’utilizzo di differenti tecnologie e nuovi impianti ancora da realizzare”. Perciò, il TAR evidenzia che la tesi della Regione “appare priva di riscontri” e che comunque il progetto, ricadendo in area SIN (Sito di Interesse Nazionale) deve ottenere l’assenso del Ministero dell’Ambiente, il quale, peraltro, come rileva ancora il TAR, aveva già diffidato Alles dal realizzare “interventi che interferiscano con le matrici ambientali fino all’approvazione del progetto di bonifica, che non è ancora avvenuto.Le motivazioni, insomma, chiariscono benissimo che il progetto così come presentato e la deliberazione regionale che l’approva, e prima ancora il parere della commissione VIA regionale, sono da intendersi insufficienti e, appunto, “privi di riscontri” risolutivi. Siamo dunque molto soddisfatti di questa ordinanza che comincia a ristabilire il giusto ordine delle cose".

I COMMENTI - “Senza dubbio una buona notizia”, è il primo commento del sindaco di Mira Alvise Maniero e dell’assessore all’Ambiente Maria Grazia Sanginiti. “Contro la decisione della Regione di dare il via libera all’ampliamento dell’impianto – fa notare l’assessore - si era espresso all’unanimità il Consiglio comunale, ritenendola una scelta pericolosa per la salute dei cittadini e dei lavoratori della zona industriale, nonché dannosa per il territorio e l’ambiente, e in aperto contrasto con la prospettiva della bonifica delle aree inquinate, della riconversione dei cicli produttivi inquinanti e del rilancio produttivo del polo di Porto Marghera con attività pulite, ecologicamente compatibili e sostenibili. Per questo avevamo assunto la decisione di costituirci anche noi in giudizio davanti al Tar in appoggio al ricorso presentato dal Comune di Venezia”.

DAVANTI IL TERRITORIO - “La decisione del Tar - conclude il sindaco Maniero - ci incoraggia a proseguire nella difesa attenta e puntigliosa del diritto alla salute dei cittadini e della complessiva qualità di vita del nostro territorio. Un obiettivo in cui – l’esperienza dell’elettrodotto di Terna insegna - la solidarietà e la compattezza degli enti locali a fianco di comitati e cittadini è fondamentale”.

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