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Cronaca

Missione compiuta, la macchina galleggiante di Amoretti arriva alla Biennale di Venezia

L'ultima tappa è partita da Chioggia, sabato mattina l'autonauta ha raggiunto la sua meta. Ha circumnavigato l'Italia a bordo della sua Maserati trasformata in natante

A portarlo a Venezia è stato il caso, un destino che per lui ha soffiato in poppa e in qualche modo gli ha permesso di vincere questa sfida folle. Marco Amoretti, 41 anni, è giunto in laguna a bordo della sua Maserati biturbo del 1980, pagata 500 euro e trasformata in barca e, per ora, non ha ancora indirizzato la prua verso altri lidi. Era partito dalla sua Liguria il 4 agosto 2015 con l'intento di circumnavigare l'Italia e concludere la sua missione proprio qui, alla Biennale dell’Arte. Una meta scelta non a caso, perché un'impresa del genere merita una vetrina fuori dall'ordinario come è l'esposizione internazionale.

"Il giro d'Italia in macchina lo fanno in tanti - si legge sulla pagina Facebook del progetto, Autonauti - ma chi ha mai utilizzato il mare come autostrada? L'Automare vuole essere un trait d'union tra due mondi contrapposti: la società degli uomini, caotica, costrittiva, da cui spesso si ha voglia di fuggire, e lo splendido, libero, anarchico mare. E in mare tutto è possibile, persino andare in macchina. Prendete una vecchia auto, colmatela di poliuretano espanso e partite verso la fantasia, l'avventura e la conoscenza".

Amoretti era a Chioggia venerdì, pronto per gli ultimi chilometri che lo separavano dall'obiettivo finale. La Maserati è stata rimessa in acqua in serata, all'alba la partenza. Ha dovuto chiedere una targa speciale - scrive Il Secolo XIX - e finalmente l’ha ottenuta: LV 58337. "Tutti mi hanno chiesto perché ho voluto fare questo raid - spiega lui, - se gettassimo in aria una manciata di sabbia e volessimo stabilire dove ricadrà ciascun granello, sarebbe un problema difficile e tuttavia, almeno in teoria, risolvibile. Ma se volessimo stabilire quale sarà il corso della vita per due bambini scelti a caso, non vi potremmo riuscire mai, perché le leggi e le regole della fisica non basterebbero più".

Domenica 21 maggio ancora una nuova apparizione in mattina: l'attenzione di turisti e cittadini è stata attirata dal fluttuante procedere dell'auto-imbarcazione, che navigava sulle acque del canale della Giudecca, forse un "giro" per festeggiare la città che ha consacrato la riuscita del suo obiettivo. 

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